Affrontare le divergenze nella relazione coniugale è una delle sfide più continue che una coppia si ritrova a vivere.
Le due persone cambiano, crescono, evolvono e sono soggette a pressioni esterne. Tutto questo richiede un costante e continuo bisogno di risolvere divergenze e incomprensioni. Vediamo insieme quali sono le tre possibili vie risolutive.

Divergenze nella relazione: il caso melanzana
Avete presente quando tornate a casa tardi la sera? L’ora X di Cenerentola è ormai passata da un po’ e vi assale quella sensazione di voragine nello stomaco.
Ecco! Facciamo che decidiate che quella voragine abbia la forma esatta di un toast e, perché no, con l’aggiunta di qualche melanzana sottolio.

A questo punto nasce la questione:
le melanzane vanno messe direttamente a scaldare nel toast o è meglio aggiungerle dopo averlo scaldato?

La questione melanzana si può affrontare in diversi modi
Entrando in simmetria
Nessuno dei due ha intenzione di spostarsi dalla propria posizione per venire incontro all’altro e, in quanto fermi, ognuno farà di tutto per convincere l’altro della propria visione.
La povera melanzana, non è altro che l’ennesima rappresentazione di potere, ovvero il simbolo della discussione che si crea per stabilire chi dei due ha il dominio dell’altro e della relazione.
I toast verranno probabilmente preparati separatamente secondo le due diverse visioni e, probabilmente, anche mangiati separatamente.
O con un atteggiamento asimmetrico
Uno dei due, non per forza il più dotato di argomentazioni logiche o particolari doti retoriche, convincerà l’altro che la sua visione è l’unica corretta e quindi la sua è l’unica strada percorribile.
Succede spesso nelle coppie nelle quali uno tende a prevaricare l’altro e l’altro a porsi in una posizione accomodante, talmente accomodante da non ascoltare i propri bisogni o a metterli addirittura in discussione.
Che succede?

Che chi “l’ha avuta vinta” confermerà la sua posizione predominante, probabilmente dando una bella botta di autostima al suo ego.
Dall’altra parte, quella “sconfitta”, nei migliori dei casi sarà soddisfatta di non aver dato vita ad una discussione che avrebbe potuto rompere questo equilibrio, ma rimarrà comunque insoddisfatta.
E qui stiamo parlando di una melanzana, ma ne vale davvero la pena? Vale la pena non far valere le proprie opinioni per paura che l’altro non le accetti?

C’è una terza possibilità: l’atteggiamento complementare
In questo ultimo caso, in un toast verrà scaldata la melanzana insieme agli altri ingredienti e nell’altro la melanzana verrà adagiata tra prosciutto e formaggio solamente dopo che questi sono stati sapientemente scaldati.
Divergenze nella relazione: l’importanza dell’ altro punto di vista
Una volta pronti verranno equamente divisi ed entrambi i sostenitori delle due visioni differenti assaggeranno sia un pezzo che l’altro.
Cosa è successo in questo caso?
Oltre a non avere una posizione rigida sulla propria opinione si è anche disposti ad ascoltare, in questo caso specifico assaggiare, la visione dell’altro.
Se vi interessa saperlo… era decisamente più gradevole la versione melanzana scaldata, nonché molto più semplice da assemblare perché vi assicuro che aprire un toast bruciante e trovare uno spazio alla melanzana tra il formaggio filante non è proprio un gioco da ragazzi.
E sì, io avevo torto!

Divergenze nella relazione: dalla melanzana alla spugna
Mi è sempre piaciuto pensare alla coppia, e non solamente alla coppia romantica, con l’immagine di due spugne, una blu e una gialla.
Quando le spugne unendosi sono disposte ad ascoltare e ad assorbire un po’ dell’altro otterranno delle bellissime sfumature di verde.
Essere disposti ad accogliere il punto di vista dell’altro, mettendo il nostro in discussione non vuol dire perdere la propria individualità, vuol dire arricchirla.
Dottoressa Irene Viti Psicologa
Se ti ha incuriosito il caso melanzana e i metodi risolutivi delle divergenze nella relazione ti suggerisco di leggere il mio primo articolo sulla relazione di coppia e gli stili di attaccamento secondo la teoria sistemicascritto per la rivista di gnothi: