Cos’è la sociologia? La sociologia è lo studio delle culture e delle subculture umane, delle comunità e, più in generale, lo studio delle azioni umane e delle interazioni. Questa scienza tenta di spiegare come funziona una società, sia che essa sia una tribù nativa dell’Amazzonia, sia che si tratti di una piccola comunità del Nebraska.

Il primo che, avendo recintato un terreno, osò dire: questo mi appartiene, e trovò uomini abbastanza ingenui per credergli, quegli fu il vero fondatore della società civile. (Jean-Jacques Rousseau)
Cos’è la sociologia? Partiamo dai fondamentali.
Da Comte a Weber tante sono le definizioni dategli, tutte afferenti:
“La sociologia è la scienza sociale che studia i fenomeni della società umana, indagando i loro effetti e le loro cause, in rapporto con l’individuo e il gruppo sociale.”
Cosa si intende per società? per rapporti sociali? per fenomeni?
- Società: quel sistema di interazioni che unisce tra loro gli esseri umani, l’elemento costitutivo è la condivisione da parte dei suoi membri di un patrimonio simbolico/culturale, di fatto esistono diverse società.
- Rapporto sociale: le interazioni specifiche tra individui.
- Fenomeni: fatto, fenomeno o accadimenti che incidono su struttura e aspetti della società, ad esempio le migrazioni, le modificazioni delle abitudini familiari o di consumo.
Cosa fa un sociologo o una sociologa?
Un sociologo, o una sociologa, studia, analizza, comprende e monitora i fenomeni sociali servendosi di diversi strumenti, competenze e conoscenze. In base a quanto osservato (l’osservazione è una parola fondamentale in sociologia così come per le sua discipline madri, la filosofia e l’antropologia) elabora teorie e modelli.
Questi modelli e queste teorie devono in un modo o in un altro spiegare il funzionamento della società (microsocietà, meso società o macrosocietà) culture e subculture, usi, costumi, credenze popolari, e molto altro.
Infatti, il sociologo o la sociologa studia inoltre le relazioni tra queste, così come studia la relazione tra l’individuo e i vari gruppi sociali a cui appartiene.
Ma in che modo lavora il sociologo o la sociologa?
Il sociologi realizzano indagini raccogliendo dati, conducendo interviste e organizzando i campioni di riferimento. Per farlo, mette in relazione i dati ottenuti dalle varie analisi con metodi statistici e svolgere ricerche per approfondire la conoscenza dei fenomeni sociali osservati.
Il sociologo o la sociologa può lavorare in contesti diversi, a seconda delle ambizioni professionali e dei desideri di carriera.
La scelta è davvero vasta; un sociologo o una sociologa può infatti scegliere tra:
- Proseguire con la carriera accademica: continuando con gli studi è possibile poi entrare in progetti di ricerca e successivamente diventare professore universitario
- Insegnare nelle scuole superiori della sociologia e delle scienze sociali;
- Lavorare organizzazioni volte al sociale: se hai un interesse riguardo il settore delle politiche sociali, politiche giovanili, di quelle educative o delle politiche di immigrazione, potresti lavorare nel sociale dedicandoti a servizi di consulenza, come progettista, di coordinamento e gestione di progetti;
- Ricoprire diversi ruoli all’interno di aziende private: la laurea in sociologia permette di accedere a diversi tipi di settori, quali Market Research Analyst, addetto alle Risorse Umane, giornalista e redattore.
Scorri un po’ più in giù per l’analisi dettagliata degli sbocchi lavorativi della laurea in sociologia, triennale e magistrale.
Oggetto di studio del sociologo: le interazioni tra le persone
Come abbiamo appena detto, il sociologo o la sociologa studiano come interagiscono le persone in gruppo e quali tipi di religioni, governi, scuole e altri modi di vita creano. Mentre la psicologia guarda soprattutto agli individui, la sociologia guarda alle persone considerate come gruppo.
Cerchiamo dunque di capire le interazioni tra individui.
Tra gli studi fondamentali troviamo quelli di Simmel sulla diade e triade. Simmel fu tra i primi ad intuire che le dinamiche del gruppo sono influenzate dai suoi componenti. Infatti, cominciò il suo studio sulla coppia e sul trio definendo le caratteristiche fondanti di questi due gruppi sociali divergono tra loro sotto diversi punti di vista.
La diade
La diade è l’unico gruppo sociale in cui l’uscita di un membro comporta la scomparsa del suddetto gruppo. tutto è basato sullo scambio e sulla complicità del rapporto.
Finché ad A sta bene B e viceversa si continua quest’ interazione che si rivela essere quella con più responsabilità personali. Non c’è modo di nascondersi dietro questo gruppo sociale (la diade) ne di mettere in atto azioni deresponsabilizzanti, abbiamo dunque una tipologia di relazione retta da elementi in comune e che per questo prevede un grande coinvolgimento psicologico/emotivo ed una forte paura della perdita.
Dall’analisi della diade si configurano le caratteristiche dei suoi elementi:
“dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”
Difatti, analizzando più attentamente le proprie relazioni si arriva molto facilmente ad una più profonda comprensione di se.
La triade
Nella triade, nessuno dei membri ha più un potere di vita o di morte sull’insieme, essa conquista una gamma estesa di nuove potenzialità cognitive e interattive.
Al pathos e alla qualità pura della diade si sostituiscono il logos, la quantità, il calcolo.
Pensate oggettivamente ai giochi di potere e manipolativi che possono nascere, due persone possono coalizzarsi contro la terza, che a sua volta cercherà di riprendere una posizione di vantaggio, sono legami meno stabili, dove nascono preferenze che fanno male, creando relazioni disfunzionali.
Tutto questo, è uno degli oggeti di studio della sociologia.
Dottor Niccolò Di Paolo, articolo scritto con l’aiuto di Beatrice Bennekemper-Knopp