Enneatipo 2: come faresti senza di me? osserviamo la strategia nevrotica che riempie vuoto e mancanza

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L’Enneatipo 2 possiede un’emotività istrionica ed esaltante necessaria a riempire di colori accesi e brillanti un paesaggio magico e un po’ “naïve” dove tutto è possibile nel nome dell’amore e della libertà.

La perdita della connessione con la propria essenza viene “risolta” o quantomeno nevroticamente compensata attraverso differenti modalità di stare nel mondo.

Nel caso del carattere Enneatipo 2, l’individuo ha costruito un’immagine di sé luminosa ed esaltata per poter riempire il vuoto e la mancanza. Infatti l’Enneatipo 2 è mosso dall’orgoglio (che è la sua passione specifica) e dalla necessità di alimentare questa grandiosità attraverso l’altro.

L’immagine gonfiata dell’Enneatipo 2

Sotto la sua immagine gonfiata vi è un cuore ferito e sofferente ma vi è una grande difficoltà a vederlo e accettarlo

Immaginate di essere una mongolfiera. Le vostre energie sono impegnate nel tenere acceso il gas per poter mantenervi gonfi e non toccare terra, quindi non considererete tutto ciò che va contro questa direzione. Anzi, vi è la convinzione che la riserva di gas è talmente piena da poter alimentare anche quella degli altri: questa fissazione viene denominata da Naranjofalsa abbondanza”.

L’Enneatipo 2, come gli altri caratteri emotivi, è fortemente dipendente dall’altro che funge (con sfumature diverse) da “pubblico”.

Nello specifico qua si parla di una forte dipendenza dall’altro per sentirsi indispensabile e insostituibile. Questa però non viene riconosciuta come bisogno narcisistico ma invece viene camuffata con un “buonismo pseudocompassionevole” (P. Baiocchi).

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L’emotività istrionica dell’E2

A differenza dell’E3 che controlla maggiormente le emozioni, in particolare quelle ritenute “inadeguate”, qui abbiamo un’emotività istrionica ed esaltante che riempie di colori accesi e brillanti un paesaggio magico e un po’ “naïve” dove tutto è possibile nel nome dell’amore e della libertà, dove il/la protagonista è un personaggio speciale (ad esempio un principe, una principessa o un mago con la bacchetta dai poteri risolutivi).

Per questo carattere le emozioni nella loro esibizione e drammatizzazione hanno una doppia funzione:

Attirare lo sguardo dell’altro e sedurlo come un istrione, in particolare sedurre il gruppo nel sottotipo sociale, sedurre l’altro attraverso l’espressione amorosa nel sottotipo sessuale o come una piccola Lolita nel conservativo.

Le emozioni hanno anche la funzione di distrarre sé e gli altri da una visione più lucida della realtà, dalla parte di sè sofferente e bisognosa di amore; come a voler muovere la superficie dell’acqua e creare vortici con le mani pur di non vedere il fondale torbido e scuro.

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L’origine nevrotica dell Enneatipo 2 secondo Naranjo

Il carattere secondo C. Naranjo nasce perché il bambino necessita di adattarsi all’ambiente circostante e per ricevere amore trova la strategia di sopravvivenza più efficace.

Dietro il petto gonfio e la femme fatale dell’E2 vi è un bambino che non è stato sostenuto, che non si è sentito sufficientemente amato. Allora come un pozzo senza fondo si muove nel mondo seducendo per dimostrare la sua importanza senza darsi la possibilità di vedere e accarezzare le ferite.

Ne consegue una cronica mancanza nel presente, una rimozione del bisogno di amore e un’impossibilità di contatto autentico con l’altro.

Enneatipo 2, sottotipo sociale

Nel sottotipo sociale la priorità è quella di sedurre l’ambiente sociale, vi è una spinta ambiziosa verso un ruolo di leadership. Dietro l’atteggiamento superbo e desideroso di attenzione vi è un rapporto collusivo con il padre che ha chiesto di esercitare un ruolo genitoriale: “Come si usa dire l’E2 sociale vuole – sedersi alla destra del padre –” (P. Baiocchi). Attraverso il percorso di crescita personale e il percorso SAT vi è quindi un faticoso processo di riconoscimento del narcisismo fondato su una competizione territoriale, delle emozioni narcisistiche che fanno da barriera a emozioni spiacevoli e della difficoltà nel farsi contenere dalla figura genitoriale.

Enneatipo 2, sottotipo sessuale

Nel sottotipo sessuale la seduzione dell’altro è evidente, palese. Vi è una manifestazione di affetto attraverso il quale si richiede interesse, lealtà ecc. Il loro bisogno di sedurre implica il bisogno del desiderio dell’altro, come un vampiro che si nutre del desiderio dell’altro. Secondo Naranjo il processo di crescita di questo sottotipo in particolare è quello di una “discesa” fatta di vari strati visto che l’orgoglio e la seduzione si mimetizza e di veste spesso di buone intenzioni. “Molti Due non arriveranno mai a un cammino spirituale o una terapia se non attraverso una crisi nella relazione. Perché una persona tanto stupenda dovrebbe mettersi in discussione, finché non le manca il sostegno o la conferma esterna?” (C. Naranjo)

Enneatipo 2, sottotipo conservativo

Per cogliere la seduzione nel sottotipo conservativo immaginatevi quella di un bambino nei confronti dei genitori. A differenza del sottotipo sociale che si mostra maturo e “grande” o del sottotipo sessuale che si mostra selvaggio in tutta la sua libertà sessuale in questo sottotipo vi è un atteggiamento infantile e tenero. Vi è quindi un forte bisogno di amore e di attenzione, mira quindi a “sedurre attraverso l’infantilismo, che implica un bisogno di tenerezza, delicatezza e fragilità, ma anche di egocentrismo ed evasione dalle responsabilità“.

Dottoressa Martina Di Dio, Psicologa

Se ti ha incuriosito l’Enneagramma ti suggerisco di farti un tuffo su gnōthi e leggerti gli articoli che ho scritto sull’Enneatipo 1, sull’Enneatipo 2, sull’Enneatipo 3, sull’Enneatipo 4, sull’Enneatipo 5, sull’Enneatipo 6, sull’Enneatipo 7, sull’Enneatipo 8 e sull’Enneatipo 9.

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Se sei proprio alle prime esperienze in questo campo allora puoi leggerti due articoli del del Dottor Niccolò Di Paolo

I nove caratteri (e le nove personalità) dell’Enneagramma secondo Naranjo studiati attraverso il cinema

e

Cosa forma e cosa fa cambiare il nostro carattere? Tra comportamenti adattivi e meccanismi di difesa

scritti per Il Superuovo

About Martina Di Dio

Sono una psicologa clinica, psicoterapeuta in formazione presso il centro Gestalt Viva CGV secondo il metodo di Claudio Naranjo.
L’intenzione che sta dietro ai miei articoli e al lavoro nel mio studio privato è quella di stimolare l’individuo verso una riflessione e una messa in discussione di idee su di sé e sul mondo che nel tempo ha ingerito come “verità assolute” e che cominciano a stridere oltre che a provocare sofferenza.
Muoversi nel mondo a partire dal contatto con il corpo e le emozioni ci permette di vivere autenticamente e con una maggiore senso di coerenza interna. Riconoscere ciò che ci fa soffrire e vedere in che modo alimentiamo i nostri automatismi “nevrotici” ci da la possibilità di scegliere e di appropriarci pienamente del nostro potenziale esistenziale.

Dove ricevo: Viale Spartaco Lavagnini 30 (Firenze)
Contatti: didio.martina@yahoo.com