Enneatipo 8: la ricerca del trionfante dominio per non essere assoggettato

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L’Enneatipo 8 è stato un bambino che ha dovuto contare sulle sue forze, lottare e difendere sé stesso. Il vissuto doloroso nascosto è la convinzione di essere un bambino cattivo, perché questo è ciò che gli veniva rimandato dall’ambiente.

Naranjo usa il termine “lussuria” per descrivere una passione per l’eccesso, una ricerca di intensità attraverso ogni tipo di stimolo. Sia nella tradizione Sufi che in quella cristiana si parla di lussuria, traducibile in termini moderni con avidità (P. Quattrini).

Questo carattere è insieme all’Enneatipo 1 e all’Enneatipo 9 un carattere di azione: il desiderio spasmodico di intensità spinge verso una ricerca di un’iperstimolazione attraverso l’azione, a seguito di un’inflazione della funzione territoriale che fa dire “è mio!”. In generale i caratteri di azione hanno anche in comune un certo “pragmatismo”.

L’eccesso è vita

La passione per l’eccesso tipica di questo carattere è come una condizione necessaria per sentirsi vivi, come un’iperstimolazione senza la quale non vi sarebbe segno di vitalità. La passione che muove questo carattere non è solo una ricerca di piacere ma più in generale una passione per l’intensità. Quest’ultima deriva dalla lotta e dall’implicita sensazione di trionfante dominio della vita.

Questa ricerca dell’intensità si traduce in un’azione sensomotoria, in una lettura distorta dei limiti del proprio corpo e del dolore percepito. Precocemente la sua psiche e la sua “pelle” (metaforicamente parlando) si sono ispessite sempre di più. Situazioni ansiogene e dolorose diventano, attraverso un fenomeno di masochismo indiretto, di un’intensità eccitante: qualcosa senza cui la vita diventa noiosa.

“Nella lussuria non vi è solo il piacere, ma il piacere di rivendicare la soddisfazione degli impulsi, il piacere del proibito e soprattutto il piacere della lotta per il piacere” (Claudio Naranjo)

origine del carattere nell’infanzia e vendicativita’

Nella storia di questo enneatipo troviamo un’infanzia in cui gli è stato negato il diritto stesso di essere bambino e non vi sono state cure fisiche e affettive adeguate. Spesso vi sono storie di abusi e maltrattamenti, vissuti di oppressione e di umiliazione che portano a investire la propria energia verso una reazione altrettanto violenta che mira ad una “vendetta finale”. Vivere in un contesto familiare in cui vi era un familiare che esercitava una violenza psicologica o fisica su uno o più membri nella famiglia ha portato l’Enneatipo 8 a muoversi nel mondo con una sensazione di fondo di sfiducia verso l’altro. Questa sfiducia è accompagnata da una compulsione a ristabilire un potere “giusto”, un “saldare i conti in sospeso”, costi quel che costi.

“…è come se la persona pensasse che, come in passato ha sofferto umiliazione e limitazioni in balia di genitori tirannici e trascurati, ora è venuto il momento per lui di capovolgere la situazione e di prendersi la rivincita, anche a costo di procurare del dolore agli altri” C. Naranjo – Carattere e Nevrosi

L’Enneatipo 8 è stato un bambino che ha dovuto contare sulle sue forze, lottare e difendere sé stesso. Il vissuto doloroso nascosto è la convinzione di essere un bambino cattivo, perché questo è ciò che gli veniva rimandato dall’ambiente.

Il rapporto con l’autorità è solitamente complesso: vi è un atteggiamento di ribellione generalizzata da ricondurre ad una “guerra” contro il padre, figura che l’Enneatipo 8 non sente come buona. Mentre nell’Enneatipo 7 la ribellione ha una forma “intellettuale” qui si parla di un attivismo che parte da una visione dell’autorità e delle regole come illegittime.

BISOGNO DI AMOREVOLEZZA RIMOSSO E DESENSIBILIZZAZIONE

L’indurimento della “pelle” e la creazione di una corazza sono la conseguenza di una rimozione a livello cognitivo del bisogno, della vulnerabilità e della tenerezza. Questo processo ha portato sempre di più ad una desensibilizzazione emotiva e fisica verso il dolore e le sensazioni spiacevoli: “un gusto particolare per quei vissuti dolorosi che tanto stoicamente si riescono a sopportare” (Naranjo, “Per una gestalt viva”). Alla negazione di bisogni affetto e tenerezza troviamo un meccanismo di difesa chiamato “formazione reattiva” attraverso il quale un’emozione e/o sensazione si trasforma nel suo contrario: per il carattere Enneatipo 8 il dolore diventa piacere, l’angoscia una forma di eccitazione, lo scherno una sfida.

“Ha imparato a essere forte e a credere illusoriamente che nella forza stia il valore per cui sarà amato” C. Naranjo – Esperienze di trasformazione con l’enneagramma. Un’analisi dei sottotipi

Questo processo di rinuncia all’amore e alla tenerezza porta a delle conseguenze anche nel rapporto sentimentale e amicale. Il desidero di amore viene sostituito con la ricerca del rispetto, la prova d’amore da parte dell’altro è la “sottomissione”, la sua dimostrazione di affetto passa attraverso un senso di forte difesa e protezione. Nel corso del tempo questi comportamenti e atteggiamenti diventano sostituti dell’amore. Claudio Naranjo nel libro “Esperienze di trasformazione con l’enneagramma. Un’analisi dei sottotipi” descrive la difficoltà di questo carattere ad empatizzare con l’altro:

“Non avendo contatto con le proprie emozioni, il legame con gli altri può essere molto forte e intenso, non perché sia sensibile ai bisogni dell’altro, ma perché mosso dalla compulsione a difendere chi gli appartiene. A causa di questa mancanza di empatia (…) non ha consapevolezza di come arrivi a sottomettere i propri alleati, a fare danno.”

SOTTOTIPI dell’enneatipo 8

Enneatipo 8 Sociale

L’enneatipo 8 sociale viene descritto come una “specie di sociale antisociale”.

Naranjo descrive la tematica centrale di questo sottotipo utilizzando la parola “complicità” , cioè un distacco dalla figura paterna e una alleanza con la madre per proteggerla e “conquistare il suo amore”. Questo ruolo all’interno del sistema familiare diventa la strategia migliore che il bambino trova per poter soddisfare una carenza di amore. Difficilmente però l’Enneatipo 8 arriva a toccare questo desiderio di amore. Infatti, contattare il bisogno, il dolore a la paura lo portano ad attaccarsi ancora di più all’immagine di “guerriero” che va contro le regole e contro il sistema, aumentando sistematicamente un’ “anestetizzazione” e un’assenza nel qui ed ora. Il sottotipo sociale risulta inoltre essere quello più “intellettuale” dei tre.

Enneatipo 8 Sessuale

L’enneatipo 8 sessuale risulta essere il più “ribelle” dei tre. Claudio Naranjo usa la parola “possessività” per definirlo, intesa come un impulso che porta questo carattere, senza troppe remore, a prendere possesso della scena: con voracità cercano il sesso e il piacere intenso e cercano di possedere l’altro nella relazione, “come se pretendessero un risarcimento per i bisogni, i desideri e i sogni che sono stati loro rubati e impediti, sentendo la privazione come una forma di oppressione che porta con se un’immediata umiliazione” (A. M. Ribeiro in “Esperienze di trasformazione con l’enneagramma. Un’analisi dei sottotipi“). Il Sottotipo sessuale ha quindi bisogno di dominare, di controllare l’altro e il territorio in cui si trova con un fare prevaricatorio, provocante e altrettanto affascinante.

Enneatipo 8 Conservativo:

Per l’enneatipo 8 conservativo la parola utilizzata da Naranjo per descriverlo è “soddisfazione“.

Durante la sua infanzia l’Enneatipo 8 conservativo sviluppa sempre di più un’intolleranza alla frustrazione in risposta ad esperienze di vita difficili e carenti di amore. Con un atteggiamento di noncuranza per tutto ciò che va oltre il terreno risulta essere “come un leone che si muove solo quando ha fame: cerca di soddisfare la propria fame insoddisfatta e poi dorme per il resto della giornata, molto maestosamente” (Claudio Naranjo).

IL CONCETTO DI OSCURAMENTO ONTICO ALL’INTERNO DELL’ENNEAGRAMMA

Secondo Claudio Naranjo ogni carattere rappresenta una “gabbia”, una personalità “condizionata” dal sistema familiare in cui siamo cresciuti. Questa personalità è come una maschera che abbiamo dovuto crearci per sopravvivere ma che allo stesso tempo ha causato un’interferenza in vari punti del naturale processo organismico (inteso nella sua visione olistica). La conseguenza è che l’individuo ricerca una soddisfazione delle proprie mancanze in un “miraggio” creando un circolo vizioso che alimenta la personalità condizionata.

Nel caso dell’ Enneatipo 8 questa “sete d’essere” viene illusoriamente soddisfatta aggrappandosi a tutto ciò che è tangibile, concreto e intenso come il potere, la lotta… perdendo però la tenerezza, l’amorevolezza, la delicatezza.  

Dott.ssa Martina Di Dio

Suggerimenti di lettura in merito all’articolo sull’Enneatipo 8

Se ti ha incuriosito l’Enneagramma ti suggerisco di farti un tuffo su gnōthi e leggerti gli articoli che ho scritto sull’Enneatipo 1, sull’Enneatipo 2, sull’Enneatipo 3, sull’Enneatipo 4, sull’Enneatipo 5, sull’Enneatipo 6, sull’Enneatipo 7, sull’Enneatipo 8 e sull’Enneatipo 9.

Se sei proprio alle prime esperienze in questo campo allora puoi leggerti due articoli del del Dottor Niccolò Di Paolo

I nove caratteri (e le nove personalità) dell’Enneagramma secondo Naranjo studiati attraverso il cinema

e

Cosa forma e cosa fa cambiare il nostro carattere? Tra comportamenti adattivi e meccanismi di difesa

scritti per Il Superuovo

About Martina Di Dio

Sono una psicologa clinica, psicoterapeuta in formazione presso il centro Gestalt Viva CGV secondo il metodo di Claudio Naranjo.
L’intenzione che sta dietro ai miei articoli e al lavoro nel mio studio privato è quella di stimolare l’individuo verso una riflessione e una messa in discussione di idee su di sé e sul mondo che nel tempo ha ingerito come “verità assolute” e che cominciano a stridere oltre che a provocare sofferenza.
Muoversi nel mondo a partire dal contatto con il corpo e le emozioni ci permette di vivere autenticamente e con una maggiore senso di coerenza interna. Riconoscere ciò che ci fa soffrire e vedere in che modo alimentiamo i nostri automatismi “nevrotici” ci da la possibilità di scegliere e di appropriarci pienamente del nostro potenziale esistenziale.

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