Il cammino di un passo

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“La consapevolezza è la pratica continua di entrare in contatto profondo con ogni momento della vita quotidiana” (Thich Nhat Hanh)


Vi è mai capitato di trovarvi di fronte a una lunghissima scalinata e sentirvi stanchi e sconfortati già prima di iniziare a percorrerla per arrivare in cima?

Questa reazione è conseguenza del pensiero di dover salire la scala per arrivare ad una meta: la vetta. Ma se per un attimo cercassimo di sforzarci a cambiare punto di vista? Se la scala non fosse più l’oggetto irriverente che ci divide dalla nostra destinazione, ma fosse invece la nostra stessa meta?

Questo nuovo modo di percepire il proprio corpo nella realtà materiale è la caratteristica essenziale di una pratica meditativa chiamata “Meditazione camminata”.

Nella nostra società siamo ormai troppo abituati ad agire meccanicamente, soprattutto quando ci troviamo a lottare contro il tempo. Così tutto diventa un frenetico susseguirsi di gesti sterili di significato, ma utili per arrivare da qualche parte…

Camminiamo come sonnambuli, senza alcun piacere nel farlo.

La “Meditazione camminata”, pratica zen basata sul vivere in consapevolezza, ci insegna a porre presenza mentale nelle azioni quotidiane; ci ricorda, per esempio, che il nostro corpo è vivo e abbastanza forte da poter camminare, ma soprattutto ci ricorda di godere di ogni passo, ogni gesto.

Secondo il monaco buddista Thich Nhat Hanh non c’è alcun bisogno di lottare contro il tempo per arrivare da qualche parte, perché uno degli insegnamenti più profondi, e anche il più breve, è l’espressione: “Sono arrivato”. Egli ritiene che ogni passo che compiamo (letteralmente) su questa Terra è di per sé una meta, una vittoria da assaporare, poiché contiene in sé il potenziale di consapevolezza, concentrazione, gioia e visione profonda.

Questa pratica meditativa può sembrare complessa, ma in realtà per essere illuminati basta prendere consapevolezza di star camminando: la consapevolezza è di per sé illuminazione.

Adesso prova tu a camminare, ponendo attenzione al tuo respiro, ai tuoi passi. Cosa senti?

 

Dottoressa Giulia Anastasio