“Il viaggio mette in gioco la soggettività: è un cambiamento personale che coinvolge ogni aspetto di colui che si mette in cammino” Olga Serantoni.

il viaggio come forma approfondita di conoscenza verso se stessi
E’ difficile immaginare Platone su una spiaggia a prendere il sole, o Aristotele mentre fa hiking in montagna, eppure quelli che hanno sempre viaggiato più di tutti sono proprio loro: i filosofi greci.
Intraprendendo il viaggio come forma di approfondita conoscenza verso se stessi e comprensione del proprio io, per raggiungere scuole o fonti di sapere lontane, o semplicemente come metafora dei loro pensieri: questo è un tema ricorrente in filosofia.
Il filosofo considera il viaggio come un cambiamento personale: colui che parte non sarà mai la stessa persona rispetto a chi torna. Le persone, le avversità e le vicissitudini che si presentano lungo la strada cambiano irrevocabilmente l’individuo.

Il saggio suggerimento è di far tesoro di questi cambiamenti, e far si che portino ad una maggiore consapevolezza verso se stessi, a nuove conoscenze verso ciò che ci circonda, ad una introspezione costruttiva e ad una crescita personale. Ciò può avvenire non solo lungo i sentieri dell’antica Grecia, ma anche semplicemente nelle campagne toscane, su un’isola italiana, o in qualsiasi luogo.
La filosofia stessa è considerata come un lungo percorso verso i sentieri della conoscenza. Il viaggio mette in gioco la soggettività, provare per credere! Quando tornerete da un una tale esperienza, perché non vi ponete la domanda “che cosa è cambiato di me”?
Buon viaggio!
Dottoressa Olga Serantoni
Se ti è piaciuto l’argomento ti consiglio di leggere il mio articolo su “Il vino e gli antichi Greci“