La composizione fotografica: gli elementi che attraggono lo sguardo

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La composizione fotografica è l’insieme di tutte le decisioni prese dal fotografo al momento dello scatto. Questo riguarda la scelta del soggetto da rappresentare, le relazioni con l’ambiente circostante, i colori, la luce, e tante tante alte cose.

In fotografia ci sono determinati elementi che attraggono maggiormente l’occhio umano, provocando emozioni differenti nella mente di chi osserva la foto.

La composizione fotografica: i colori

Il primo elemento che, naturalmente, attrae lo sguardo umano, sono i COLORI. Sin da quando sono nate le prime pellicole a colori, negli anni ‘70, siamo abituati a vedere le foto a colori.

Ma in quanti di noi considerano come il colore influenza l’umore o l’emozione in uno scatto?

Pochissimi, quasi nessuno. Se ci pensi ti renderai conto di quanto il colore contribuisca ad influenzare la percezione di un’immagine, sia a livello emotivo che sul piano del significato.

Iniziamo da quelle emozioni che suscitano i colori più comuni.

I colori possono essere raggruppati, potenzialmente, in molte macrocategorie differenti. Per rimanere sul semplice prendiamone in considerazione due che raggruppano a catena tutte le altre: i colori caldi e i colori freddi.

I colori freddi sono blu, verde e viola

Blu

I toni del blu possono trasmettere una sensazione di ordine, calma e serenità, ma cambiando tonalità di blu è possibile provocare sensazioni differenti, come freddo, distacco, tristezza e dramma.

Verde

Il verde è considerato un colore freddo ma, essendo il colore che vediamo maggiormente in natura, rappresenta il rinnovamento e la vita. Ma attenzione, perché certe tonalità si accostano al veleno, invidia e decadimento.

Viola

Il viola è molto raro come colore naturale. Si trova spesso in alcuni fiori e, talvolta, nel cielo durante il crepuscolo. Regala un’atmosfera di emozioni più positive rispetto al blu, come calma e tranquillità.

Come è possibile vedere, le emozioni dei colori freddi svelano sensazioni molto differenti.

I colori caldi sono Rosso, Giallo e Arancione

Rosso

Il rosso è uno dei colori più potenti, provocando passione, potenza e sessualità. In natura, il rosso si trova in un tramonto, nei fiori e frutti. Ma, inconsciamente, potrebbe ricondurre al sangue, alla paura e al terrore.

Giallo

Il suo calore è meno aggressivo dei rossi e può trasmettere un senso di eccitazione. In natura, il giallo è legato al sole, al periodo estivo e alla felicità.

Arancione

L’arancione è il colore dell’avventura, della creatività e della fiducia. Come gli altri colori caldi, è un colore comune in natura, lo trovi in frutti, fiori e nelle foglie d’autunno.

È un colore che funziona bene in combinazione con altri colori caldi, ma con il suo complementare, il verde acqua, è il colore più ricercato per dare vita alla tecnica del teal and orange, tecnica molto ricercata per accentuare certe situazioni di luce o dare risalto a certi capi, per esempio, nella fotografia di moda.

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La composizione fotografica: le linee diagonali

Un altro elemento emozionale fondamentale nella composizione fotografica sono le linee diagonali.

Oltre ad essere uno dei punti di forza di una buona composizione, poiché le fotografie come tutte le immagini grafiche sono composte da geometrie, le linee diagonali ci permettano di direzionare l’occhio dell’osservatore verso il soggetto della nostra foto. Esse hanno un’influenza sulle emozioni dell’osservatore.

Per esempio una linea diagonale che dal basso sale verso l’alto provoca, nell’inconscio dell’osservatore, vincere una resistenza.

Oppure una linea diagonale che dall’alto scende verso il basso può provocare un senso di caduta, di conseguenza una sensazione di sconfitta.

Lo stesso vale per le linee che vanno a destra o a sinistra. Generalmente le immagini vengono analizzate da sinistra a destra, di conseguenza nella composizione fotografica la direzione della diagonale che va dal basso a sinistra all’alto a destra è vista come ascendente; la sua opposta come discendente.

Qualsiasi soggetto appare più “pesante” a destra. Quando due oggetti uguali compaiono nelle due metà del campo visivo, quello di destra appare sempre più grande.

Il movimento verso destra viene percepito dall’osservatore più agevole, meno faticoso. Se al contrario si è costretti ad attraversare l’immagine da destra a sinistra sembra che si debba superare una resistenza maggiore, che si debba fare uno sforzo maggiore, di conseguenza perde importanza.

La composizione fotografica: la regola dei terzi

Il terzo ed ultimo elemento, anche se probabilmente è quello che più di tutti influenza l’emozionalità di una foto, è la regola dei terzi.

Questo elemento che influenza tutta la composizione della foto, e in base al suo utilizzo una foto può assumere un significato piuttosto che un altro, provocando nell’osservatore diverse emozioni.

Lo scopo di utilizzo della regola dei terzi è quello di guidare lo sguardo dell’osservatore all’interno foto attirando la sua attenzione su un soggetto in particolare (quello al quale si è voluto dare maggiore importanza). È per questo motivo che si parla di peso visivo di un’immagine e lo si puà definire come la capacità di attirare lo sguardo di un osservatore da parte di un elemento presente all’interno di una fotografia.

L’occhio di chi osserva può essere attirato da un colore, da una forma, da un’associazione di immagini, dalla dimensione, ma anche dalla posizione dell’elemento stesso.

composizione fotografica e Regola dei terzi: analisi di dimensione, colore e posizione

Dimensione

Un oggetto di grandi dimensioni riesce a catalizzare maggiormente l’attenzione rispetto ad un elemento più piccolo

Colore

Un colore che si stacca dalla tinta complessiva della fotografia ha maggior capacità di attirare l’occhio dell’osservatore, indipendentemente dalla forma e dalla dimensione.

In generale i colori caldi attraggono maggiormente l’attenzione rispetto ai colori freddi. Poi un ruolo importante lo gioca anche il contrasto, che ha il compito di “staccare” il soggetto inquadrato rispetto al resto della foto.

Posizione

Questa è forse la variabile più importante e molto dipende dalla regola dei terzi.

Vero che dal punto di vista intuitivo un soggetto posto al centro dell’immagine riesce catalizzare maggiormente l’attenzione di un osservatore, ma lo scopo di una fotografia non è unicamente questo.

Lo scopo di una foto è quello di generare un’emozione componendo una scena in cui convivono diversi elementi. In generale un oggetto collocato nella parte bassa genera maggior attenzione di uno posizionato nella parte alta, così come una collocazione laterale (destra) prevale su una posta a sinistra

Questo non è proprio sempre vero e dipende proprio dalla composizione scenica dell’immagine. Un soggetto adeguatamente isolato dal resto del contesto, per esempio, prevale di per sè rispetto allo stesso qualora fosse posto insieme ad altri elementi in gruppo.

Anche in questo caso la regola dei terzi permette di essere elemento collante tra i vari parametri appena esposti, accentuando ancor più le peculiarità dello scatto fotografico. Essa infatti prevede il collocamento delle parti principali in basso piuttosto che in alto, oppure laterale piuttosto che al centro, dando ancor più valore alle forme, alle dimensioni e al colore del soggetto inquadrato.

Composizione fotografica: facciamo qualche esempio

Nella foto qui sopra puoi vedere una mia foto scattata in Vietnam, all’interno di un tempio buddista, il soggetto è collocato nei terzi laterali di sinistra, donando attenzione anche alla signora sullo sfondo, ma lasciando comunque un’aurea di mistero su quello che sta succedendo alle spalle del signore in primo piano.

Nella foto qui di seguito, invece, il soggetto principale si trova al centro, lasciando il “compito” ai terzi laterali ed inferiori il compito di raccontare il contesto in cui si trova la signora.

Jacopo Canè, fotografo professionista

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About Jacopo Canè

Mi presento, sono Jacopo Canè e sono un fotografo pubblicitario e di reportage, scopro l'arte della fotografia fin da bambino. Nel corso degli anni ho approfondito la passione del reportage e del fotogiornalismo grazie alla professione dei miei genitori, entrambi giornalisti, coadiuvandola alla fotografia di moda (e pubblicitaria in genere) e a quella di eventi. Dopo tanta gavetta e tanti corsi di formazione, ho deciso di mettermi in proprio, volendo realizzare i progetti secondo il mio punto di vista.
Tramite la fotografia cerco di raccontare delle storie che sono invisibili ai più, raccontare tutti quei dettagli che rendono speciale un evento, un capo o la quotidianità di un luogo. I dettagli sono ciò che rendono speciale ogni storia, e in questo mondo sempre più frenetico, saperli notare è sempre più raro. Adoro raccontare le mie storie con "lentezza", dando risalto a tutto ciò che rende speciale l'ambito che sto raccontando.

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