La mamma mi ha detto “Non devi aver paura”: comprendiamo la saggezza della paura attraverso Chicken Little

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La paura è una costante della nostra vita. Ce la ritroviamo in ogni giorno e in ogni circostanza. Ma essa nasconde una saggezza oltre ad avere uno specifico percorso di attivazione, valutazione e reazione.

Comprendiamolo insieme attraverso il film “Chicken Little”

Chicken Little

“Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno” (Martin Luther King)

C’era una volta Chicken Little…

A prescindere dalla versione della fiaba popolare che si decida di prendere in considerazione, quel che accade in quel pollaio è la generazione di un panico diffuso tra i vari animali presenti, avvenuto in risposta al panico di un solo pulcino che, sentendosi cadere un piccolo oggetto – una ghianda o un legnetto – sulla testa, ha avuto la credenza, e l’ha trasmessa, che il cielo stesse cadendo, da cui la famosa frase:

The sky is falling!

Dove sta la trappola? Nella valutazione, nel cervello pensante, quello della logica, del linguaggio e del giudizio.

Outsmarting Our Primitive Responses to Fear - The New York Times

La valutazione e la paura

La valutazione dura giusto il tempo necessario per confermare il pericolo o decidere che tutto vada bene; dice all’allarme di aumentare la reazione di paura, mantenendo uno stato di allerta, o di disattivarla, inviando il segnale di falso allarme.

In Chicken Little, questo segnale sarebbe dovuto essere: non è il cielo che sta cadendo, è solo una ghianda!

La paura di separarsi dalla mamma, quella dei rumori forti e del buio, oppure la paura dei mostri, degli alieni, dei medici e dei clown; la paura di ferirsi, di dormire solo, della morte e delle nuove esperienze, ma anche la paura legata alla performance scolastica o alle competenze sociali, etc… La lista è veramente lunga, tanto da poter affermare che ogni paura è normale, ma solo se emerge nella giusta finestra evolutiva.

Chicken Little

Il ciclo della paura (o meglio, delle paure)

Le paure hanno una vita a sé stante: hanno un inizio e hanno una fine nell’arco di vita dell’individuo, e certamente non devono percorrerla tutta.

Ci sono paure fisiologiche, altre no. Ci sono paure che cambiano in base all’età evolutiva del bambino o del ragazzo, che si trasformano; altre no, rimangono.

Ci sono paure “normali” e ci sono ansie patologiche, e sono invalidanti.

La paura si può considerare come una risposta immediata a una minaccia: lo stimolo pericoloso è contingente alla sensazione di paura, è reale o percepito.

Anxiety Disorders and Anxiety Attacks - HelpGuide.org

e invece l’ansia?

L’ansia, invece, è un’anticipazione di una futura minaccia, è “pre-occupazione” dello stimolo intimidante: ovvero, ci occupiamo dello stimolo ostile già prima che esso sia effettivo e spesso limitiamo in parte la nostra esistenza, che risulta condizionata da esso (“E se capita…”).

NELLA MENTE DEI BAMBINI

Perché mai dovremmo abbandonare una paura, se quella stessa paura ce l’hanno le nostre figure di riferimento? Se ce l’ha la mamma o il papà, la tata o la maestra, allora sarà “giusto” averla, quindi la tengo stretta e non la lascio.

Dottoressa Olga Bevanati

Chicken Little - Il coraggio di essere un piccolo pollastro – der Zweifel

Suggerimenti

Se ti incuriosisce l’argomento Psicologia dello Sviluppo ti suggerisco di leggere un altro dei miei articoli. Tra i più letti ne ho scritto uno sulla bugia, uno sulla gelosia tra fratelli e uno sulla didattica dell’errore.

Se invece sei proprio appassionato di cartoni animati ti suggerisco di dare un’occhiata al libro scritto dalla dottoressa psicologa Martina BacciottiDisney e la psicologia dello sviluppo.

Se vuoi contattarmi, mi trovi qui: https://www.rainbowlabfirenze.it/inequilibrio/

About Olga Bevanati

Iscritta all’Albo della Regione Toscana (n.9593).
Laureata in Psicologia del Ciclo di Vita e dei Contesti e formata in Neuropsicologia dell’età evolutiva, mi occupo principalmente dello sviluppo del bambino inserito nei suoi contesti di educativi.
Instancabilmente dedita alla formazione e ai processi di apprendimento, riceve bambini e genitori a Firenze presso InEquilibrio, centro psico-educativo della cooperativa sociale RainbowLab.
Per i curiosi: https://www.rainbowlabfirenze.it/inequilibrio/