Il brano di Marracash e Calcutta ci racconta quando la vita merita una “laurea ad honorem”. Lo fa parlando di quelle persone che vengono su dritte nonostante case cadenti e rovine familiari.
Una persona cara mi ha fatto ascoltare questo brano. Più che brano, una poesia di un ottima penna che sa come narrare il trauma di chi attraversa un’infanzia difficile o un’adolescenza pesante.
La motivazione e la determinazione portano al riscatto e alla propria laurea ad honorem.
Spesso la radice dei comportamenti a rischio risiede nelle storie familiari e contestuali.
Ragazzə che fin dalla giovane età devono affrontare vissuti adulti, traumi emotivi e realtà d’abbandono.

“E sei cresciuta, senza nessuno che ti ha chiesto scusa”.
In psicologia questa situazione è definita neglect che assume forme diverse di trascuratezza: fisica, emotiva ed educativa. Accade nel/nella bambinə come nell’adolescente.
I bambinə che non hanno avuto una base sicura di protezione e attaccamento, in adolescenza crescono con vissuti di rabbia o con la tendenza a rifiutare il mondo esterno.

“Mi chiedo come, sai galleggiare tu sopra il dolore“
Ogni persona sviluppa delle caratteristiche del carattere dalla prima infanzia che si concretizzano in adolescenza fino a stabilizzarsi nell’età adulta.
L’ambiente di crescita condiziona notevolmente l’autostima, la capacità di problem solving e la ricerca dell’adulto di fronte alle difficoltà. Per questo ogni adolescente potrebbe reagire in modo diverso di fronte a situazioni di disagio.

Spesso, l’adolescenza è definita “età delle sperimentazioni e delle trasgressioni”
Quanto può essere difficile crescere in un contesto che porta inevitabilmente ad affrontare da solo nuove esperienze che la vita da adulto presenta?
La resilienza è la capacità naturale dell’essere umano di far fronte alle situazioni difficili o un trauma. E’ diversa dalla resistenza perché l’individuo non si oppone con forza all’evento ma accettandolo cerca di adattarsi e costruirne una forza.
“Una laurea perché la tua vita, vibra, vibra”.
La forza ottenuta dalla resilienza comporta la possibilità di riscatto. Nasce e cresce la voglia di dimostrare che nonostante le difficoltà, l’emergenze e l’ambiente ostile, si è stati capaci di trovare in un talento, in una capacità o in una abilità un nuovo scenario che non era stato progettato.

Una laurea ad honorem a chi è sopravvissuto ad ambienti familiari complessi
Spesso famiglie, professionisti della salute, insegnanti ed educatori nulla possono di fronte a difficoltà ambientali evidenti e incolmabili.
Una piccola cosa possiamo fare: supportare e prevenire. Supportare quel ragazzə nella sua crescita, lodandone i punti di forza tralasciando per un attimo le criticità. Prevenire nel creare ambienti, spazi d’aggregazione, luoghi sicuri di espressione che non confinano ma aprono alle infinite variabili della vita di ognuno.
Ed infine possiamo, come ha fatto l’autore donando questo brano, ringraziare:

“A tutti i ragazzi disastrati
Venuti su dritti
Che vivono in case cadenti
Fra le rovine delle loro famiglie
Una laurea ad honorem “
Dott.ssa Martina Bacciotti, Psicologa dello Sviluppo
Suggerimenti di lettura in merito all’articolo sugli adolescenti che si meritano una laurea ad honorem
Se ti è piaciuto il mio articolo sulla canzone Laurea ad Honorem, ti suggerisco di leggere i miei articoli della rubrica Psicologia in Adolescenza. Ne ho scritto uno su “Buon viaggio” di Cesare Cremonini, uno su “L’estate addosso” di Jovanotti e uno su “Zitti e Buoni” dei Maneskin.
Per i più piccoli, ho scritto anche un libro…questo!
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