L’estate e la libertà sono arrivate…Riesci a sentirle addosso?
La scuola è finita e l’estate e la libertà sono alle porte
Tutti aspettano il suono di quella campanella, l’ultima campanella, dell’ultima ora, dell’ultimo giorno di scuola.
Si provano emozioni indimenticabili: sussurrando “liberi” ci si concede ultimi attimi insieme ai compagni di classe e poi il primo pensiero è quello di scappare.
Gettando in aria il diario si perde la cognizione del tempo, le giornate si allungano e dopo un anno di pandemia questa libertà non è mai stata così desiderata.

La libertà è una caratteristica intrinseca all’essere umano.
Siamo nati liberi. Possiamo agire in modo autonomo ma siamo comunque condizionati da vincoli sociali, civili, entro limiti stabiliti dalla legge.
Il ciclo vitale dell’uomo mostra come siamo stati fanciulli e bambini totalmente dipendenti dalla propria famiglia.
Con la crescita si è sempre più autonomi nei contesti e nelle attività ma si scoprono nuove limitazioni alla libertà: il giudizio altrui che non permette di esprimersi all’altro, la paura della prestazione, la difficoltà nel trovare la propria passione.
Si desidera continuamente di essere liberi senza provare ad essere liberi nella realtà che viviamo:
un bisogno di evasione continuo che ci fa allontanare da noi stessi.

questa libertà spaventa? L’estate è un ottimo ponte
Mai come in questi anni si sviluppa una libertà sana che lascia spazio per far emergere passioni, obiettivi e speranze per il futuro.
Si può sentirsi anche molto spaesati dal cambiamento repentino della nostra routine quotidiana. Il ritmo della giornata cambia. Non ci sono più orari, compiti e richieste.
Ci si ritrova a vivere secondo un tempo interiore che può trasformare la giornata in un’alternanza di noia e apatia se non si guida la libertà.

Esatto, la libertà va guidata.
Indirizzata verso nuove esperienze, nuove scoperte.
La vacanza con gli amici che è stata concessa per la prima volta, il primo volo, il primo romanzo che leggi non perché ti è stato assegnato ma perché lo scegli, un nuovo sport, le canzoni sulla spiaggia con la chitarra.
Possono sembrare luoghi comuni o riti di passaggio, ma permettono alla nostra personalità di svilupparsi. Si accresce nell’esperienza, nel vissuto e nella scoperta di sé stessi con e tramite la relazione con il mondo che ci circonda.

“Prima che il vento si porti via tutto…e che settembre ci porti una strana felicità”
Suonava così la canzoni di Jovanotti, l’estate addosso.
E così la libertà che si impara a conoscere in questi momenti viene portata via con l’arrivo di settembre?
Attrae tutto quello che ha un inizio ed una fine ma non sempre corrisponde alla realtà che viviamo.
L’estate concede spensieratezza, riposo, esperienza e cambiamento. La vera sfida è poter portare tutto quello che vivi e vivrai in queste lunghe calde giornate nella tua esperienza di vita. Per vivere la libertà non solo in vacanza, ma continuamente ogni giorno.
Sciogliendo pregiudizi, abbattendo paure e costruendo certezze.
Cerca la libertà ogni giorno e non aver paura di chiederla, di conquistarla.
Spesso non è la stessa di chi ti circonda, ognuno vive varie esperienze in momenti diversi: non aver fretta e pensa a ciò che senti veramente “addosso”. E quando l’hai trovata, tienila stretta, respirala. E’ la tua prima estate.
“Pensando ai cieli infuocati… Respira questa libertà…L’estate e la libertà!”
Dott.ssa Martina Bacciotti, Psicologa dello Sviluppo

Suggerimenti di lettura in merito all’articolo su “L’estate addosso” di Jovanotti
Se ti è piaciuta la mia rubrica, ti consiglio di leggere uno dei miei ultimi articoli, che tratta le sfumature dell’età adolescenziale. Ho scritto alcuni articoli sulle canzoni pop: uno su “Buon viaggio” di Cesare Cremonini, uno su “L’estate addosso” di Jovanotti e uno su “Zitti e Buoni” dei Maneskin e l’ultimo su “Laurea ad honorem” di Marrakesch e Calcutta.Se invece sei proprio appassionato di questi argomenti di suggerisco di dare un’occhiata al mio libro: Disney e la psicologia dello sviluppo