Lettere a un interlocutore reale: un viaggio nel profondo del nostro vissuto affettivo attraverso la scrittura

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Nel mondo della scrittura, le lettere a un interlocutore reale rappresentano un potente strumento di espressione, ma anche guarigione.

Questo straordinario mezzo di comunicazione ci consente di rivolgerci direttamente alle persone che hanno attraversato le nostre vite, immergendoci nelle profondità delle emozioni e dei ricordi. Con esse, possiamo aprire le porte alla riconciliazione con il passato, alla ricerca di risarcimento e cura.

In questo articolo, esploreremo l’importanza e il potenziale terapeutico delle lettere a un interlocutore reale, imparando come questo processo possa aiutarci a dare voce alle emozioni spesso taciute e a intraprendere un viaggio interiore di scoperta e guarigione.

Introduzione alla scrittura terapeutica di Sonia Scarpante e alle lettere a un interlocutore reale

Ciao, mi chiamo Antonella Cavallo, e sono una facilitatrice di scrittura terapeutica.

Nel mio percorso di scrittura e condivisione, ho avuto l’opportunità di scrivere libri, tra cui “Zia Agata” un’avvincente storia che esplora il potere delle parole scritte nel favorire la riconciliazione con la vita e la ricerca della verità.

Inoltre, ho contribuito con articoli alla rivista “i divulgatori seriali di conoscenza” approfondendo il tema della scrittura terapeutica.

Cos’è il metodo Sonia Scarpante per la la scrittura terapeutica

Nel primo articolo, ho esplorato il metodo di Sonia Scarpante per la scrittura terapeutica, un percorso guidato che ti aiuterà a superare la paura dell’imprevedibilità. Attraverso lettere indirizzate a un interlocutore reale, questo approccio ti insegnerà a osservarti da fuori, a sviscerare emozioni e sentimenti senza timore di giudizio. Continua a leggere per scoprire come la scrittura terapeutica può essere uno strumento potente per la conoscenza di sé.

La lettera a se stessi

Nel secondo articolo, ho esplorato l’importanza della lettera a se stessi come uno strumento potente di scrittura terapeutica. Questo metodo ti consente di far sentire la tua voce, condividere esperienze, sensazioni e sentimenti, e cercare consolazione, risarcimento e cura. Attraverso la parola scritta, intraprenderai un viaggio di riconciliazione con la vita stessa. Continua a leggere per scoprire come puoi esprimere te stesso in modo profondo e autentico attraverso la scrittura terapeutica.

Oggi, nel mio terzo articolo, continueremo a esplorare il mondo della scrittura terapeutica attraverso una lettera molto importante:

Le lettere a un interlocutore reale

Inizieremo un viaggio nel profondo del nostro vissuto affettivo passato e presente attraverso la scrittura terapeutica.

Scriveremo a coloro che hanno fatto o fanno parte della nostra vita, esplorando le emozioni, i sentimenti, e cercando la riconciliazione con il passato e la ricerca di guarigione. La scrittura terapeutica si rivela come un valido aiuto per risolvere le conflittualità affettive, offrendoci l’opportunità di elaborare le esperienze vissute e liberarci dal dolore.

Nel corso di questo articolo, scopriremo come i blocchi affettività, emotività, etica e restituzione ci guidino in questo viaggio interiore, aprendo le porte alla fiducia e alla liberazione delle emozioni taciute.

Cosa significa scrivere una lettera ad un interlocutore reale?

Scrivere a un interlocutore reale significa comunicare attraverso la parola scritta con chi fa o ha fatto parte della nostra vita partendo dalla cerchia più ristretta della nostra sfera affettiva.

Il viaggio iniziato con la lettera a me stesso del metodo Sonia Scarpante ci introduce nella sfera delle affettività. Attraverso la parola scritta rievochiamo il nostro vissuto, i nodi, i non detti, esperienze, sensazioni e sentimenti cercando consolazione, risarcimento e cura.

La scrittura terapeutica come valido aiuto per risolvere le conflittualità affettive

Questo percorso richiede coraggio, ma ci offre l’opportunità di sviscerare i non risolti elaborando le esperienze vissute e liberandoci dal dolore.

Come abbiamo visto, la scrittura può diventare uno strumento di cura attraverso una serie di lettere e seguendo, passo dopo passo, i quattro argomenti su cui il metodo Scarpante si basa. Sono detti blocchi e riguardano: affettività, emotività, etica e restituzione.

Il primo blocco riguarda la sfera affettiva, dunque gli interlocutori reali ovvero le persone e gli animali che appartengono alle mie relazioni affettive e verso cui nutro sensi di colpa, sospesi e conflitti. Attraverso la scrittura posso riconciliarmi con quelle figure che siano esse in vita oppure no.

La prima lettera a se stessi

Dunque la prima lettera indirizzata a me stesso risponde al mio desiderio di far sentire la mia voce. In merito ho scritto l’articolo Lettera a se stessi: un viaggio di riconciliazione con la vita attraverso la scrittura terapeutica

La seconda e la terza lettera: il viaggio e la casa

La seconda e la terza lettera sono dedicate rispettivamente al viaggio e alla casa intesi nelle varie accezioni ovvero: il viaggio come esperienza vissuta, il viaggio che ho in progetto di fare o che non farò mai e anche il percorso che mi ha portato sino a qui, nel punto, nel luogo o nella situazione in cui mi trovo ora.

Allo stesso modo la casa intesa come luogo in cui vivo, la casa della mia infanzia, la casa che vorrei o la persona che mi fa sentire a casa.

Questi primi argomenti che in apparenza possono sembrare neutri, al contrario aprono le porte al viaggio interiore.

Un esempio di forte impatto risulta dalle parole scritte da un uomo detenuto in carcere dal quindici anni:

«Ogni sera la mia mente esce dalle inferriate che mi separano dal cielo stellato e il mio viaggio diventa realtà… Con le mie gesta passate mi sono privato della mia libertà fisica, ma la mia mente non ha gabbia. La mia mente è libera di viaggiare verso cosa desidero».

Da questo breve estratto spiccano parole dense di emozioni. Parole che dischiudono le porte della fiducia liberando il desiderio di ricerca ed esternazione del proprio vissuto emotivo.

Che cosa rappresenta per te il viaggio? C’è o c’è stata una persona che ti ha fatto sentire a casa, al sicuro, a tuo agio?

La quarta lettera: l’interlocutore reale

Il passo successivo è la quarta lettera ovvero quella indirizzata ai nonni: figure di riferimento che trasmettono tradizioni, radici e che esercitano un notevole fascino non solo in età infantile.

Se la persona cui vogliamo scrivere è morta, che senso ha farlo?

Comunicare con chi non è più presente fisicamente aiuta a chiudere il cerchio. Può essere un saluto lasciato in sospeso, una parola di conforto taciuta, una verità nascosta, un abbraccio mancato per pudore o per fretta, una richiesta di perdono o un’offerta di perdono.

Scriviamo per trovare consolazione, risarcimento, rimedio e cura: questo è il senso.

E tu? Cosa ne pensi? C’è qualcosa che avresti voluto dire o chiedere ai tuoi nonni, ma non hai potuto farlo per i più svariati motivi? Te la sentiresti di provare farlo ora scrivendo quelle parole taciute?

Antonella Cavallo, facilitatrice di scrittura terapeutica

PS: questo qua sotto è il mio libro, Zia Agata, parla di un corteo di ombrelli, di un destino condiviso e di segreti inconfessabili che legano quattro donne nel Cimitero Maggiore di Milano. Tra ricordi, maternità taciute e vecchie lettere, emergerà un segreto sconvolgente che potrebbe distruggere la famiglia. Attraverso questa storia avvincente, esploro il potere delle parole scritte nel favorire la riconciliazione con la vita e la ricerca della verità.

Il mio libro: Zia Agata

Suggerimenti di lettura in merito all’articolo sulla lettere a un interlocutore reale

Se sei affascinato dalla potenza della scrittura terapeutica, ti invitiamo a esplorare ulteriormente questo affascinante mondo attraverso i nostri due articoli correlati:

Scrittura Terapeutica: Il Metodo di Sonia Scarpante per Curare Sé Stessi
In questo articolo, scoprirai il metodo di Sonia Scarpante per la scrittura terapeutica, un percorso guidato che ti aiuterà a superare la paura dell’imprevedibilità e a esplorare le emozioni e i sentimenti senza giudizio.

Lettera a Se Stessi: Un Viaggio di Riconciliazione con la Vita Attraverso la Scrittura Terapeutica
Questo articolo esplora l’importanza della lettera a se stessi come strumento di scrittura terapeutica, offrendo consolazione, risarcimento e cura.

Continua il tuo viaggio di scoperta e guarigione attraverso la scrittura terapeutica. I nostri articoli ti forniranno ulteriori ispirazioni e strumenti per esprimere te stesso in modo profondo e autentico.

suggerimenti di lettura sulla nostra rubrica self publishing

Se sei interessato al mondo del Self Publishing, ti consigliamo vivamente di dare un’occhiata agli articoli di Lara Coraglia, autrice dei “divulgatori seriali di conoscenza” sulla rubrica “Self Publishing“:

Self Publishing: Cos’è e Come Funziona?“. Questo articolo delinea il concetto di self publishing, spiegando come è possibile pubblicare un libro senza l’intermediazione di un editore.

Dove Nasce l’Idea per Scrivere un Romanzo?” In questo articolo, Lara Coraglia condivide i segreti su come nasce l’idea per scrivere un romanzo.

Scrittura Narrativa: Dove Ambientare la Storia di un Romanzo?” .Questo articolo esplora l’importanza della scelta del luogo per ambientare una storia di un romanzo e come possiamo crearlo noi stessi.

About Antonella Cavallo

Collaboro nell'azienda di famiglia che alla terza generazione progetta e fabbrica apparecchiature per la ricerca scientifica, calcando le orme della genialità artistica di nostro padre e del nostro nonno inventore. Ho pubblicato racconti, poesie e romanzi, partecipando a concorsi e ottenendo riconoscimenti e premi. Dal 2012 mi occupo di volontariato con art.17, operando come mediatore culturale, linguistico e penale presso gli istituti penitenziari milanesi di San Vittore e Bollate con progetti di scrittura condivisa, psicodramma, teatro e mediazione, volti al coinvolgimento delle persone detenute in un cammino verso il riscatto di dignità, rispetto e libertà. A seguito formazione specifica ho ottenuto l'abilitazione di Facilitatrice di Scrittura Terapeutica - Metodo Sonia Scarpante e dal 2018 conduco laboratori di Scrittura Terapeutica nel reparto maschile di San Vittore VI raggio - reparto detenuti protetti e negli istituti scolastici. La mia passione per la lettura e per la scrittura, nonché lo studio per aggiornare e approfondire le mie conoscenze sono il motore propulsore che mi spinge a condividere la potenza delle parole nei luoghi in cui la cura di sé può rappresentare l'unica speranza di riscatto emotivo, l'unico respiro di libertà. Zia Agata edito da Morellini è il mio ultimo romanzo disponibile in libreria e online dal 24 marzo 2023.