“Mancano completamente di empatia e di sentimenti altruistici, essi prendono egoisticamente ciò che vogliono e fanno come piace a loro, violando norme sociali e aspettative, senza il minimo senso di colpa o rimorso.” (Robert Hare).
Nel gergo comune usiamo i termini psicopatico e sociopatico in modo intercambiabile.

Questo per riferirci a una persona che si discosta dalle comuni norme sociali, che agisce senza scrupoli, che manca di empatia o che influenza negativamente gli altri.
Sociopatia o Psicopatia? le differenze
In ambito clinico i termini psicopatico e sociopatico sono riconducibili alla definizione di Disturbo Antisociale di personalità.
Questo, oltre ad essere la diagnosi comune per queste due tipologie di personalità, caratterizza una persona che presenta 3 o più dei seguenti tratti:
- regolarmente trasgredisce o ostacola la legge
- mente o inganna gli altri di continuo
- è impulsivo e non pianifica
- predisposizione all’aggressività e alla lotta
- poco riguardo per la sicurezza degli altri
- irresponsabile, non rispetta obblighi finanziari
- non prova rimorso o colpa.

I sintomi cominciano solitamente prima dei 15 anni e molto spesso sono preceduti da diagnosi di Disturbi della condotta e del comportamento, i quali preannunciano un possibile sviluppo di personalità antisociale.
Un obiettivo primario per discutere questo disturbo di personalità, a cui psicopatia e sociopatia appartengono, è chiarire un concetto importante.
La persona che possiede questi tratti non ha una malattia mentale nel senso tradizionale e soprattutto non va confusa con la psicosi (una condizione caratterizzata da una percezione alterata della realtà).

Sociopatia o Psicopatia: possono definirsi disturbi mentali?
Le personalità psicopatiche o sociopatiche sono personalità disturbate.
Entrambe hanno un modello pervasivo di indifferenza per la sicurezza e i doveri altrui: l’inganno e la manipolazione sono infatti caratteristiche centrali.
Ma, al contrario delle credenze popolari, i soggetti psicopatici o sociopatici non sono necessariamente violenti: la violenza non è un ingrediente fondamentale anche se molto spesso è presente.

Ma quindi quali sono le differenze tra uno psicopatico e un sociopatico?
La sociopatia
Chi soffre di sociopatia si pensa che sia il risultato di fattori ambientali.
Tra questi la variabile più impattante è lo sviluppo di un bambino in un contesto familiare negativo caratterizzato da abusi fisici, emotivi o traumi.
I sociopatici tendono ad essere impulsivi ed imprevedibili nel loro comportamento.
Hanno difficoltà a formare dei legami di attaccamento, anche se alcuni possono essere capaci di instaurare un legame con un individuo o con un gruppo che ha la sua stessa opinione.
Inoltre, la maggior parte dei sociopatici non ha lavori a lungo termine e presenta un contesto familiare problematico.

La Psicopatia
La psicopatia, invece, potrebbe essere correlata a differenze fisiologiche nel cervello.
La ricerca ha mostrato che gli psicopatici hanno delle componenti cerebrali sottosviluppate, le quali sarebbero responsabili della regolazione delle emozioni e del controllo degli impulsi.
Quali siano le cause di questo particolare tipo di personalità non è ancora certo, ma con buone probabilità è possibile affermare che l’ambiente sociale e familiare hanno rilevanza ma non necessariamente.
Il comportamento dello psicopatico è razionale, egli segue una strategia pianificata con un significato e uno scopo.
Come i sociopatici, gli psicopatici hanno difficoltà ad instaurare legami di attaccamento emotivo, ma alcuni riescono a creare relazioni artificiali, superficiali e pensate affinché ci sia un beneficio personale.
Soggetti psicopatici possono essere visti dagli altri come affascinanti e fidati, come persone che hanno lavori normali e costanti.
La maggior parte degli psicopatici è difficile da individuare, poiché sono egosintonici.
Significa che la persona si sente in armonia con i propri sintomi, non prova disagio.
Inoltre sono abilissimi nel mentire anche agli addetti ai lavori.

Sociopatico e Psicopatico: Chi è più pericoloso tra i due?
Quando un sociopatico assume un comportamento criminale, lo fa in maniera impulsiva e non pianificata, con scarso riguardo per i rischi e le conseguenze, come accade ad Alex Delarge nel film “A Clockwork Orange”.
Se, invece, è uno psicopatico ad assumere un comportamento criminale, egli cerca di farlo in modo da minimizzare il rischio per sé stesso, pianificando accuratamente l’attività criminale.
Nella cultura cinematografica popolare ci sono moltissimi esempi di personalità psicopatiche come Dexter Morgan nella serie Dexter, Anton Chigurh nel film “Non è un paese per vecchi” (in inglese No Country for Old Men) oppure Patrick Bateman in American Psycho.
Entrambi presentano rischi per la società, ma probabilmente la psicopatia è il disturbo più dannoso e pericoloso.
Questo poiché questi soggetti esperiscono in misura minore il senso di colpa e, grazie allo scarso coinvolgimento emotivo, riescono a dissociarsi dalle loro azioni.
“Ho tutte le caratteristiche di un essere umano: carne, sangue, pelle e capelli. Ma non un solo, chiaro e identificabile sentimento, a parte l’avidità e il disgusto.” Patrick Bateman, American Psycho.
Dottoressa Veronica Caroccia
Se ti è piaciuto l’argomento ti suggerisco di leggere l’articolo del Dottor Mattia Curti, Serial Killer: introduzione allo studio della serialità omicida https://bit.ly/3rSsPiV