Sessualità, seduzione, intimità e modelli genitoriali: studio sociologico dei 4 maggiori fattori di influenza sulla coppia del nuovo millennio

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Sessualità, seduzione, intimità e modelli genitoriali: questi 4 fattori influenzano e vengono influenzati dalle dinamiche sociali in atto hanno un effetto diretto sulla coppia del nuovo millennio.

Per ognuno di questi la componente attiva e passiva oscilla tra una scala di grigi dove è difficile comprendere se sia nato prima l’uovo o la gallina. Vediamo insieme l’analidi di Giddens nel suo libro “La trasformazione dell’intimità

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Sessualità e seduzione: il ruolo dell’uomo che cambia in relazione all’epoca di riferimento

Nel contesto della civiltà premoderna, avere due o più mogli di solito aveva poco a che vedere con la conquista sessuale in quanto tale, infatti per la maggior parte dei casi erano matrimoni combinati, per mostrare la ricchezza e il prestigio sociale.

Casanova (archetipo dell’eroe maschile) non appartiene alle società premoderne: è un personaggio di un mondo alle soglie della modernità. Per lui il sesso è stato una ricerca senza fine, conclusa solo dal declino fisico e dalla vecchiaia.

Egli è l’uomo delle donne, espressione felice che rivela chi sia davvero il dominatore. Non fu affatto una figura esemplare, infatti negli ultimi decenni arrivò allo stupro pur di soddisfare il proprio piacere sessuale.

Ma da giovane aiutava le donne che aveva amato e poi lasciato, trovando loro marito. Il donnaiolo dei nostri tempi è il prodotto di quelle stesse trasformazioni della vita privata. È un seduttore in un epoca in cui la seduzione è divenuta obsoleta, e ciò spiega la sua natura coattiva.

La seduzione ha perso la sua importanza in una società in cui le donne sono sessualmente più disponibili di quanto lo siano mai state.

Il donnaiolo risente di questo cambiamento e ne è irritato, egli è parte del mondo della sessualità contemporanea.

Il seduttore

Per il seduttore dei nostri tempi il brivido della caccia procura l’ebrezza, ma questa tende poi a tramutarsi in dipendenza. Più che libertini essi sono dei controrivoluzionari involontari in un ambiente in cui la sessualità e l’intimità affettiva sono legate tra loro come non mai. Spesso sono maestri nella retorica dell’amore romantico , ma si dimostrano incapaci di trarne una storia di sé emotivamente coerente. Si trovano in imbarazzo, a corto di argomenti e in preda al panico una volta concluso il rapporto.

La loro dipendenza dalle donne è ovvia, al punto di costituire il fattore della loro vita. L’avventuriero del sesso di oggi ha rifiutato l’amore romantico, e lo usa solo a scopi persuasivi.

Il donnaiolo si presenta come uno che “le ama e le lascia” ma in realtà è pressoché incapace di lasciarle: ogni abbandono è soltanto il preludio a un altro incontro.

Il concetto di codipendenza come auspicio della coppia del nuovo millennio

La maggior parte delle donne conquistate dai donnaioli tendono a lasciarsi coinvolgere abbastanza rapidamente.

Le vite di queste donne sono costellate da amori disastrosi, con uomini che le umiliano. In poche parole, queste donne sono codipendenti. Anche se non fa riferimento alle donne in maniera esclusiva, il termine “codipendenza” è diventato un luogo comune per indicare nella letteratura terapeutica ciò che una volta veniva denominato più in generale “ruolo femminile”.

Esse sentono il bisogno di accudire gli altri, tendono a rimanere intrappolate in un rapporto proprio con un donnaiolo.

La natura della codipendenza

Il termine “codipendenza” è stato coniato da persone che lottavano contro l’alcolismo, che inizialmente veniva considerato come una manifestazione di debolezza.

Il concetto tende a stabilire un ordine di priorità indicando chi diventa dipendente da chi; ma in qualche maniera descrive una dipendenza secondaria del consenziente rispetto all’alcolizzato. Spesso la codipendenza non è legata ad un tipo di relazione ma a un tipo di personalità.

Una persona codipendente è colei che, per mantenere il proprio senso di sicurezza, richiede che le sue necessità vengano definite da un altro individuo. Una relazione codipendente è quella in cui l’individuo è legato psicologicamente ad un partner le cui attività sono caratterizzate da qualche forma di coattività.

La relazione bloccata nella coppia del nuovo millennio

Per questo si usa il termine “relazione bloccata“, indica una situazione nella quale la relazione stessa è l’oggetto della dipendenza. Questo tipo di relazioni sono più diffuse della codipendenza, infatti vengono costruite sulla dipendenza coattiva piuttosto che sulla codipendenza.

  • Gli uomini tendono a costruire relazioni bloccate con le persone con cui sono profondamente legate (rimane incompresa).
  • Nelle donne è associata ad un ruolo femminile che è diventato feticcio, come l’esecuzione rituale dei lavori domestici o delle necessità dei figli.

Il legami bloccati:

  1. Non consentono il controllo di sé e dell’altro, così essenziale in una relazione pura;
  2. Soffocano l’identità del sé di uno dei partner in quella dell’altro oppure in una routine fissa;
  3. Impediscono l’apertura verso l’altro che è i requisiti fondamentale dell’intimità;
  4. Tendono a mantenere differenze di genere e pratiche sessuali non paritarie.

Il punto di partenza di qualsiasi programma terapeutico è un atto riflessivo, che comporta il riconoscimento della capacità di scegliere, valutare i propri limiti e i compiti che dobbiamo affrontare; dialogare con sé stessi; riprogrammare, e trovare un metodo per stabilire fino a che punto la routine consolidata deve essere ripensata o abbandonata; superare i programmi negativi.

La riflessività è una condizione necessaria ma non sufficiente per liberarci dalla dipendenza. Essenziale è ritrovare una solida identità di sé per identificar ei propri bisogni.

La dipendenza dell’uno dull’altro e la questione dell’intimità

Gli individui codipendenti sono abituati a ritrovare la loro identità nelle azioni degli altri, mentre nelle relazioni bloccate l’io tende a fondersi con l’altro perché la dipendenza è la fonte primaria di sicurezza ontologica.

Uno degli obiettivi preposti nelle fasi inziali della terapia o indicati dai gruppi self-help è quello di lasciar correre. Il soggetto viene incoraggiato a cercare di liberarsi dalla regola non scritta che lo costringe a mettere l’altro in riga (sano egoismo).

Questo è il punto di partenza fondamentale per riuscire a sviluppare un amore convergente. Definire i propri confini è essenziale per sviluppare una relazione non bloccata e per vivere un amore convergente e per mantenere l’intimità.

Trattandosi di un fenomeno di comunicazione, l’apertura verso l’altro presuppone paradossalmente l’esistenza di limiti personali (va bene dirsi tutto, ma anche avere pensieri segreti), e anche un equilibrio di potere.

l’influenza del rapporto genitori-figli nella coppia del nuovo millennio e nel ruolo dei singoli

Ci sono differenze tra relazioni intime e relazioni bloccate.

La trasformazione dell’intimità, tema del libro di Giddens, riguarda questioni di sesso e di genere ma non si limita ad essi.

Prima i rapporti di parentela venivano visti come biologici, ma questi sono stati distrutti dallo sviluppo delle istituzioni moderne. La famiglia nucleare presuppone legami di parentela anche secondaria. Prima la fiducia era scontata nella famiglia, adesso bisogna contrattarla.

Il concetto di elaborazione

I rapporti tra genitori e figli si distinguono da questa situazione fino ad un certo punto. Anche le matrigne ed i patrigni generalmente riconoscono di avere doveri e diritti verso i figli, ma questi vengono molte volte contrattati da entrambe le parti.

Secondo Janet Finch la nozione di impegno cumulativo ci aiuta a capire come provvedere e prendersi cura di uno o di entrambi i genitori diventa naturale, mentre altri possono sentire quest’obbligo diversamente.

Il quadro è più complesso tra genitori e figli piccoli, dove i padri genitori, ovviamente, hanno più potere; l’invenzione della maternità ha anticipato e dato forma concreta all’idea che la madre dovesse sviluppare nei confronti del figlio un rapporto affettivo.

In questo rapporto, in teoria, deve essere dato peso ai bisogni del figlio più dalla parte della madre rispetto che al padre. Ma da entrambe le parti vengono richieste sensibilità e comprensione.

i rapporti tra Genitori e figli

I rapporti tra genitori e figli si ripropongono con forza come essenziali sia per le relazioni pure che per il modello di amore convergente.

Molti psicoterapie, fra tutte la psicoanalisi, si basano sull’esperienza infantile.

L’analisi di Susan Forward in questo caso si concentra sul caso di Nicki, una giovane donna con problemi matrimoniali (quando il marito la criticava si sentiva umiliata e indifesa).

Nicki ha avuto problemi con il papà che voleva che suonasse bene il paino e quando ad una esibizione si dimenticò un pezzo lui le disse che l’aveva disonorata. La trattava sempre male, non le diceva mai niente di bello. Era il suo bambino interiore a renderla così timida e impaurita quando suo marito la criticava.

La Forward le fece scrivere le cose brutte che le diceva il padre e quelle belle che le diceva la madre. Nicki finì per abbandonare la fantasia nella quale il padre sarebbe diventato come aveva sempre voluto.

La terapeuta incoraggia Nicki a lasciar perdere dei tratti che agivano coattivamente sulle sue azioni.

Stephen Gullo sviluppò la nozione di “shock d’amore” a partire da un lavoro terapeutico che aveva fatto con i veterani del Vietnam che non riuscivano ad avere legami se non con i compagni. Lo shock d’amore ha un percorso psicologico la cui elaborazione può durare mesi.

Generalmente si arriva a rassegnarsi e dirsi addio, dopo che il dolore e la colpa sono stati elaborati (periodo di lutto). Nei rapporti tra genitori e figli si parla di recupero come quando una persona cerca di elaborare la perdita del partner.

L’infanzia ci prepara all’autonoma partecipazione nella vita adulta e non ad una fase della vita della quale dobbiamo cercare di fuggire. Tuttavia il rapporto genitore figli è un legame di cui bisogna liberarsi.

I Genitori sbagliati influenzano il modo di sentirsi nella coppia nel nuovo millennio

I genitori sbagliati hanno la tendenza a vedere la ribellione dei figli come un attacco personale, difendendo se stessi rafforzando nel figlio la dipendenza e il senso di impotenza. Invece di stimolare un sano sviluppo, lo inibiscono.

Ci sono genitori che sono emotivamente inadatti, che non ci sono per i figli, che hanno abdicato alle loro responsabilità verso i figli. Ci sono dei genitori che sono invece, controllori. I sentimenti dei figli vengono subordinati a quelli dei genitori.

Queste sono, relativamente, meno nocive.

Ci sono i genitori che sono alcolizzati, genitori che abusano sia verbalmente che fisicamente dei loro figli. Alcuni genitori assalgono i figli più o meno regolarmente con sarcasmo, insulti ed epiteti. L’abuso verbale sistematico è spesso accompagnato da percosse fisiche, ma i provvedimenti legali contro le punizioni fisiche a danno dei bambini vengono attuate solo in casi gravi.

Infine c’è l’abuso sessuale da parte dei genitori, un fenomeno che coinvolge nelle sue diverse manifestazioni un gran numero di bambini e bambine.

Le molestie dei genitori

Le ricerche indicano che il 5% dei bambini al di sotto dei 18anni è stato molestato da uno dei genitori. Se si allargano le indagini ad altri membri della famiglia, le percentuali aumentano considerevolmente.

La maggior parte degli abusi vien compiuta da maschi, ma non è un delitto esclusivamente maschile.

La questione dei genitori sbagliati ci consente di avere un’idea chiara dei collegamenti tra progetto riflessivo del sé, relazione pura e nascita di nuovi programmi etici per ristrutturare la vita privata.

Dichiarare la propria indipendenza affettiva dai genitori è una maniera di cominciare a riscrivere la storia di sé e di riaffermare i propri diritti, per giungere all’accettazione ragionata della responsabilità.

In sintesi, le caratteristiche dell’amore convergente che abbiamo rilevato nelle relazioni adulte sono pertinenti nei rapporti tra adulti e bambini.

la sessualità maschile nella coppia del nuovo millennio

Sulla sessualità maschile è stato scritto poco. Essa fa talmente parte della vita quotidiana da risultare invisibile. La sua natura prima era celata da una serie di circostanze sociale, che sono state messe in discussione solo negli ultimi tempi.

Tali circostanze sono:

  1. Il dominio maschile nelle sfera pubblica;
  2. La doppia morale;
  3. La conseguente divisione tra donne pure e impure;
  4. La percezione della sessualità come un dono di Dio, della natura o biologia;
  5. La raffigurazione delle donne come esseri che hanno desideri e compiono azioni opache e irrazionali;
  6. La divisione sessuale del lavoro.

Dott. Niccolò Di Paolo

Suggerimenti di articoli legati a “la coppia del nuovo millennio”

Se ti è piaciuto questo articolo ti suggerisco glia ltri due articoli su “La trasformazione dell’intimità” di Anthony Giddens:

L’evoluzione dell’amore e della sessualità nella società occidentale

e

Dal tardo Romanticismo agli anni ’70: analisi della trasformazione sessuale della società occidentale