Tra il dire e il fare c’è di mezzo…il karma!

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Nel vasto panorama della filosofia orientale, il concetto di karma occupa un ruolo centrale, ma spesso mal compreso. Non si tratta solo di una legge di causa ed effetto, ma di un principio profondo che permea la vita di ogni individuo.

In questo articolo, esploreremo le radici etimologiche del termine ‘karma’ e la sua vera natura, scoprendo come le azioni, i pensieri e le parole di ognuno di noi si intrecciano per plasmare il destino.

Approfondiremo anche come questa comprensione possa liberarci dalla percezione di una punizione karmica e invece aprirci alla responsabilità personale e all’indipendenza.

Un viaggio alla scoperta del karma nella filosofia orientale, dove tra il dire e il fare, troveremo un mondo di significato nascosto.

L’uomo è condannato ad essere libero (Jean-Paul Sartre)

karma: la verità dietro la legge delle azioni

È ormai pensiero di molti che fare una “cattiva azione” significhi farsi il Karma come nemico. Secondo questa interpretazione popolare quindi il karma non sarebbe nient’altro che un mostro invisibile che avvolge e governa con i suoi tentacoli la vita di ogni individuo, punendo coloro che non si comportano come dovrebbero. Se così fosse, avremmo diritto almeno a un libro di comandamenti che ci indichi la giusta via da seguire…

Invece non è proprio così.

La parola “karma” (dal sanscrito karman) significa “atto”: il termine è legato al greco kràino, che significa “fare, ottenere, portare a compimento”, e al latino creo, che ha lo stesso significato. Il karma è dunque un qualcosa che viene creato tramite l’azione.

L’azione di chi? Ogni nostra azione, ogni pensiero, ciò che diciamo o facciamo viene inscritto nella nostra vita e va a formare il nostro karma. Quindi il karma permea la nostra vita passata e presente, influenzando per la gran parte del tempo l’andamento della nostra vita futura.

la prospettiva sul karma e la nostra responsabilità

Questa influenza è dettata dalla nostra tendenza karmica, ovvero dalla nostra abitudine nel compiere determinate azioni rispetto ad altre.

A questo punto potrebbe sembrare tutto molto scoraggiante: una persona con un tipo di karma passivo potrebbe infatti pensare

“Se nelle mie vite passate ho fatto qualcosa di male, sarò condannato a soffrirne anche nelle prossime vite”

Se proviamo invece a cambiare prospettiva e a comprendere correttamente il concetto di karma, possiamo arrivare automaticamente a riconoscere di essere gli artefici di qualsiasi nostra sofferenza e al tempo stesso gli autori delle soluzioni a queste sofferenze. In altre parole, utilizzando il pensiero di Sartre, siamo infinitamente liberi e dunque interamente responsabili delle nostre scelte.

Tale consapevolezza ci permette di sviluppare un’enorme indipendenza, oppure, parlando in termini psicologici, ci consente di sviluppare un forte locus of control interno.

Perciò non esistono pesanti catene da trasportare se non quelle che ci mettiamo addosso noi stessi.

il potere delle scelte: karma e libertà nella filosofia orientale

Il karma non è una forza estranea che agisce su di noi, ma piuttosto il riflesso delle nostre scelte e azioni passate. Questo concetto fondamentale nella filosofia orientale ci invita a riflettere sul potere della nostra volontà e sulla responsabilità che ne deriva. Se consideriamo il karma come un insegnante implacabile, possiamo imparare a diventare migliori versioni di noi stessi.

L’essenza del karma è intrinsecamente legata alla nostra libertà di scelta. Jean-Paul Sartre, uno dei filosofi esistenzialisti più influenti del XX secolo, ci ha insegnato che l’essere umano è condannato ad essere libero, il che significa che siamo i principali architetti delle nostre vite. Questa prospettiva ci offre un potere straordinario: possiamo plasmare il nostro destino attraverso decisioni consapevoli e azioni positive.

In questo viaggio di esplorazione del karma e della filosofia orientale, scopriremo come questa comprensione profonda può liberarci dall’idea di una punizione predestinata, trasformando le catene immaginarie in strumenti di crescita personale. Il karma ci ricorda che siamo padroni del nostro destino e che possiamo costruire un futuro migliore attraverso la saggezza delle nostre scelte.

Conclusioni

In questo viaggio attraverso il karma e la filosofia orientale, abbiamo svelato il mistero che circonda questa antica legge delle azioni. Il karma, lontano dall’essere un giudice implacabile, è una riflessione delle nostre scelte passate, un invito a una profonda auto-riflessione e un cammino verso la responsabilità personale.

Jean-Paul Sartre ci ha insegnato che la libertà è la nostra condanna e la nostra benedizione, e il karma ne è un eloquente esempio. Siamo gli architetti del nostro destino, e ogni azione, ogni pensiero, contribuisce alla trama della nostra vita.

Pertanto, non ci sono catene pesanti da trascinare, tranne quelle che noi stessi creiamo. La comprensione del karma ci dona il potere di spezzare queste catene immaginarie e di abbracciare un futuro di crescita personale e libertà. Possiamo trasformare il karma da un presunto nemico a un maestro compassionevole.

Ricordiamoci sempre che tra il dire e il fare c’è il karma, ma tra il fare e il crescere c’è la nostra volontà di scegliere la via della consapevolezza e della positività. Continuiamo a esplorare le profondità della filosofia orientale, imparando a plasmare il nostro destino con amore, saggezza e responsabilità.

Dottoressa Giulia Anastasio

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