Troma Entertainment: riscoprendo il gusto dell’orrido con “The Toxic Avenger” (1984)

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La Troma Entertainment è la casa di produzione e distribuzione cinematografica indipendente, di origine statunitense, che ha fatto da scuola a registi come James Gunn, Trey Parker, Matt Stone, Brian De Palma e Oliver Stone, e attori come Robert De Niro, Kevin Costner, Samuel L. Jackson e Marisa Tomei.

Troma - Wikiwand

Tra i film più famosi della Troma Entertainment abbiamo Cannibal! The Musical, Sgt. Kabukiman N.Y.P.D, Terror Firmer, The Toxic Avenger, Tromeo and Juliet

Approfondiamo insieme il primo di questi

Il gusto dell’orrido: una premessa necessaria

Quando avevo quattordici anni ero cleptomane: entravo nei negozi con una grossa borsa al cui interno c’era una giacca invernale, aspettavo che non ci fossero sguardi indiscreti e prendevo ciò che volevo, per nasconderlo nella borsa sotto la giacca e uscire dal negozio in fretta e furia. L’avrò fatto due, forse tre volte in tutto e poi ho smesso per i sensi di colpa.

Che cosa rubavo? Principalmente cofanetti dvd. Tra questi Jurassic Park, Predator, Alien e… Il Vendicatore tossico.

L’ultimo di questi mi aveva attirato per la copertina, raffigurante un uomo deforme che indossa un tutù rosa ed ha un moccio in mano. Era un’immagine allo stesso tempo ripugnante ed affascinante, a tal punto da sedimentarsi nella mia memoria visiva perennemente.

locandina di “The Toxic Avenger”

Così l’ho portato a casa e me lo sono visto con il mio amico Giovanni.

Ai titoli di coda, ci siamo scambiati uno sguardo di pura confusione:

A che cosa avevamo assistito?

Un progetto malriuscito o un capolavoro incompreso?

Per Giovanni si trattò della prima e l’ultima volta, e anche io volli pensare lo stesso… forse più per peer pressure che per partito preso. Sta di fatto che mi aveva lasciato qualcosa, ben oltre lo schifo. Era come la sensazione di aver un scoperto un piacere nel vedere qualcosa che, sotto ogni punto di vista, è antipiacere in formato pellicola.

The Toxic Avenger - Il Vendicatore Tossico (1984) - Fantascienza Italia

Il gusto dell’orrido (“guilty pleasure”) e la Troma Enterainment

Solo dopo scoprii che per questo esisteva il termine “Guilty Pleasure”, ma all’epoca mi sentii terribilmente scosso, soprattutto in seguito a degli incubi che feci: sognai di avere rapporti incestuosi con mia madre mentre Lloyd Kaufman, regista del Vendicatore Tossico e fondatore della Troma, faceva la telecronaca del rapporto.

Come reazione, decisi di sbarazzarmi per sempre di quel cofanetto, che rappresentava per me un lato oscuro della mia persona con il quale non avevo la minima intenzione di confrontarmi. Andai in uno squallido mercatino dell’usato e cedetti loro quell’abominio, con una vana promessa di venti euro in caso l’avessero mai venduto (comunque più di quello che avevo speso io, cioè zero).

Convinto di aver fatto la cosa giusta, andai avanti con la mia vita, sebbene di tanto in tanto mi capitava di passare davanti al mercatino e fissare quel cofanetto verde, in mezzo agli altri.

Nostalgia? Solo di recente ho trovato il fegato di tornare in contatto con questa pellicola che, come tutta la saga, si trova in versione integrale su Youtube. E devo dire che mi sono fatto un enorme torto a privarmi di quel dvd.

Vado a spiegarmi.

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Troma Entertaiment: Il Vendicatore Tossico o meglio “The toxic Avanger”

“Il Vendicatore Tossico” è la storia di Melvin, ragazzetto sfigato che, in seguito alle angherie di alcuni bulli,
cade in un barile scoperto di scorie nucleari su un camion che passava di lì
. In seguito a ciò sviluppa superpoteri e diventa un supereroe. Userà i suoi poteri per distruggere i criminali e per vendicarsi dei bulli che lo hanno tormentato (uccidendo nel mentre anche molti innocenti, ma su questo chiudiamo un occhio).

La trama già fa intuire molto riguardo al prodotto che abbiamo di fronte. Trattasi forse del film più famoso della Troma Entertainment, che ha portato a tre sequel, un cartone animato e perfino un musical a Broadway.

È il miglior film Troma? Neanche lontanamente.

Essendomi a questo punto confrontato con più prodotti Troma, posso dire che questo è senz’altro quello che si avvicina di più al Mainstream. È un ottimo film per testare le acque: abbastanza familiare da non spaventare i verginelli del cinema di serie B, ma allo stesso tempo abbastanza strano e identificativo dello stile Troma da scacciare chiunque non sia pronto a ridere di tutto, forse anche dei propri gusti.

Troma entertainment e “The toxic avenger”: costi e scene cult

Il film è costato 500.000 dollari, rendendolo uno dei film Troma più costosi in assoluto (secondo solo a “Troma’s war” con tre milioni e “Kabukiman NYPD” con un milione) e si vede dove sono andati i soldi: gli effetti speciali sono di gran lunga superiori a quelli della stragrande maggioranza di film Troma e ci sono moltissime comparse.

Sono inoltre assenti sequenze (che la fanno da padrone in altri film Troma) di Found Footage, ovvero filmati presi da altri film. Ovviamente gli attori lasciano a desiderare, ma per fortuna il film punta su una recitazione volutamente over the top.

Non dimenticherò mai la fantastica scena in cui il sindaco obeso di Tromaville chiama al telefono le forze armate. Queste gli dicono di catturare il Vendicatore Tossico ma senza ucciderlo e lui garantisce loro che sarà fatto. Poi però mette giù la cornetta e, guardando deliziato la sua calibro nove, pronuncia la frase:

“cattura il mio culo”

Wow. Semplicemente, wow.

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In che genere cinematografico va “il vendicatore tossico?”

In molti considerano questo un film horror, il che è comprensibile. Lo stesso Kaufmann in un intervista su Youtube con James Rolfe dichiara di essersi ispirato a Frankenstein per la sua creatura.

In una delle scene madri, dove Melvin ormai mutato si vendica sulla fidanzata del bullo Boso, sono fortemente presenti richiami al genere horror: dall’inseguimento in un corridoio che ricorda quello dell’astronave di Alien, al Vendicatore Tossico che sfonda la porta in pieno stile Jack Torrance di Shining, per concludere la sequenza con la citazione a Psycho (con delle forbici al posto del coltello). Se si guarda il film oggettivamente però, a mio avviso rientra nel genere supereroistico.

Se uscisse oggi, lo definiremmo Cinecomic (nonostante di fatto non sia basato su nessun fumetto). Il fatto che sia presente lo splatter nel film è una mera questione di stile, e non di tematiche.

Troma entertainment e la retorica

Parlando di tematiche, un’altra caratteristica distintiva di questo prodotto è la retorica.

Il film è pieno zeppo di morali che chiamare didascaliche è dir poco, dal poliziotto che fa il saluto nazista ai bulli di periferia che la sera investono bambini per strada e la mattina presto vanno in chiesa. E mi piace un sacco. Se siete amanti di show come South Park, ritroverete qui lo stesso umorismo e critica sociale (non a caso Trey Parker e Matt Stone di South Park hanno spesso collaborato con Troma Entertaimnent).

Di difetti il film ne ha, ma diventano tutti pregi nell’ottica del “so bad it’s good”: dal cane che continua a respirare pesantemente dopo essere stato fucilato, al fatto che due dei combattimenti, a dieci scene di distanza l’uno dall’altro, siano ambientati nella stessa stradina ricolma di scatoloni (qui speculo io, ma probabilmente sono stati girati la stessa sera a causa del poco tempo).

Ci si può giocare tutto il giorno a cercare il pelo nell’uovo, ma non è questa la sede. Per quello ci sono mille video sull’internet di nerd incazzati (che io amo).

The Toxic Avenger Remake To Be Directed By Conrad Vernon

Conclusioni su “The Toxic Avenger” della Troma Entertainment

In conclusione, vi raccomando fortemente questo film. Soprattutto se siete convinti che il cinema si divida solo tra Blockbuster americani di robot che si picchiano e film francesi in bianco e nero con protagoniste due lesbiche.

E la prossima volta che siete in pericolo o avete bisogno d’aiuto, guardate verso l’orizzonte e forse, dico forse, il Vendicatore Tossico sarà lì.

Giorgio Perrig, regista

Se ti piace l’argomento ti suggerisco di leggere l’articolo del dottor Giulio Nassi, I Miserabili di Ladj Ly (2019) e il richiamo a George Floyd

https://bit.ly/3z9W4Ci