“Viaggiatore, non c’è sentiero, il sentiero si fa mentre cammini” (Antonio Machado)
E con questo articolo si chiude questo ciclo di 13 articoli sull’insegnamento e sulla docenza.
Decido di concludere questa esperienza perché sentivo di non poter più attingere alla mia esperienza di docente, sentivo che per continuare a scrivere avrei dovuto studiare teorie di altri senza aver potuto verificare su di me l’attendibilità delle stesse.
In ogni caso abbiamo affrontato insieme tante componenti dell’insegnamento:
- quale sia l’atteggiamento che deve avere un docente nei confronti dei suoi discenti,
- quanto è importante comunicare e in primis porsi dentro il nucleo “classe” piuttosto che all’esterno o al di sopra,
- quanto è importante conoscere le tecniche comunicative, sia one to one che di fronte ad una sala,
- cosa significa ascoltare,
- cosa significa scambiare delle informazioni
- come si crea un ambiente di apprendimento e quali sono le prerogative necessarie affinché un discente si senta coinvolto e partecipe all’interno di un workshop o di un vero e proprio corso di formazione.
Ora spetta a voi, a te, lettore di questa rubrica, cogliere l’opportunità e metterti in gioco nel cercare di migliorare il tuo comportamento ogniqualvolta ti dovessi ritrovare ad “insegnare”, a trasmettere un determinato concetto, a “comunicare” a qualcuno una tua elaborazione sintetica che, come abbiamo visto insieme, è l’unico modo che abbiamo per far sì che la nostra comunicazione sia autentica.
Se avrai fatto tuo anche solo una piccola parte di questa rubrica ti ritroverai ad avere spostato, anche solo di un grado, l’arco di una freccia che, fra qualche tempo, ti avrà portato in una direzione completamente diversa rispetto a quella che pensavi, una direzione fatta di comprensione e accettazione del prossimo, ma anche di responsabilità nel passare a qualcun altro quello che tu hai imparato grazie ai tuoi studi, alla tua esperienza, oppure alla fortuna di aver incontrato qualcuno che in passato lo ha fatto nei tuoi confronti.
Ti ringrazio infinitamente per la dedizione e il tempo dedicato a leggere questa rubrica un po’ inusuale.
Ci vediamo a settembre con qualcosa di altrettanto innovativo e incoraggiante!
Buone vacanze
Dottor Niccolò Di Paolo