l’arte dell’insegnamento: come non annoiare i propri studenti

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L’arte dell’insegnamento si svela come un viaggio nel quale il maestro non è solo colui che impartisce conoscenza, ma anche colui che ispira, guida e, soprattutto, sa connettersi con il suo pubblico.

In questo contesto, esploriamo le sfumature di un insegnamento che va oltre la monotonia, dove l’autenticità e l’empatia diventano le chiavi per aprire le porte di una comunicazione significativa.

l’arte dell’insegnamento:

Gli aspiranti insegnanti si confrontano spesso con la sfida di superare la timidezza e la paura di parlare in pubblico.

Una volta abbattute queste barriere, il mio impegno principale si focalizza sui pilastri fondamentali della comunicazione, esplorando i “Must Have” e i “Must Avoid” delineati da Darren Lacroix.

Durante le dinamiche di Role Playing, emergono due profili distinti di individui desiderosi di imparare l’arte della comunicazione efficace. Da un lato, vi sono coloro che recitano una parte, proponendo un tipo di comunicazione noiosa e gravosa. Dall’altro, invece, si evidenziano coloro che abbracciano la causa dell’esercitazione, dimostrando una padronanza della comunicazione perfetta, anche se non hanno mai dedicato un minuto allo studio del “public speaking” nella loro vita. È in questo contrasto che si delinea la sottile differenza tra chi intraprende la via dell’insegnamento per dovere e chi invece lo fa con autentica passione e dedizione.

Guidare all’insegnamento: La lezione di Jean Léon Jaurès

Jean Léon Jaurès, politico francese di fine 800 famoso per l’efficacia dei suoi discorsi a favore del socialismo, dice:

Non si insegna quello che si sa o quello che si crede di sapere:
Si insegna e si può insegnare solo quello che si è”.

E non c’è lezione più noiosa di quella di un insegnante che parla ininterrottamente per un’ora senza entrare in relazione con la sala, esattamente come sarebbe altrettanto noioso sentire parlare un amico per un’ora senza dare nessuna parvenza di ascolto o di interazione.

Questa affermazione diventa il filo conduttore che permea il percorso educativo, sottolineando che l’essenza dell’insegnamento risiede non solo nella conoscenza accademica, ma nell’autenticità e nell’empatia che l’insegnante porta nell’aula.

Il role play

I momenti di Role Playing diventano, quindi, un terreno fertile per sperimentare e interiorizzare questo principio, fungendo da simulazione di situazioni reali in cui gli aspiranti insegnanti possono mettere in pratica i principi appresi. In questo contesto, i partecipanti non si limitano a recitare una parte prestabilita, ma diventano attori attivi nella costruzione di interazioni autentiche e significative.

Coloro che riescono a fare propria la causa dell’esercitazione dimostrano una capacità innata di connettersi con il pubblico, di trasmettere emozioni e di coinvolgere gli altri nel processo di apprendimento. La loro comunicazione non è solo una rappresentazione formale, ma un riflesso genuino di chi sono e di come interpretano il ruolo di educatori.

Questo ci porta a riflettere su un concetto cruciale: insegnare non è solo un atto di trasmettere informazioni, ma un atto di condivisione di sé stessi. Come sottolineato da Albert Einstein,

“Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti; ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare.”

La lezione da apprendere va al di là della mera esposizione di concetti; è un’invito a creare connessioni autentiche, a mettersi in gioco e a permettere agli studenti di farlo.

Vuoi imparare ad insegnare? non parlare solo tu!

La prima regola fondamentale è abbracciare l’arte della comunicazione autentica e, per farlo, è imperativo imparare a non monopolizzare le conversazioni.

Si tratta di una competenza cruciale che va al di là del semplice trasmettere nozioni; è la chiave per stabilire connessioni significative con gli studenti. Riflettendo sulla tua vita quotidiana, chiediti se le persone attorno a te effettivamente ascoltano le considerazioni che esprimi. Questo è un indicatore prezioso per valutare non solo la tua preparazione, ma anche il livello di coinvolgimento e interesse che riesci a suscitare.

Se scopri che la tua comunicazione non è accolta con attenzione, potrebbe essere il momento di esaminare più da vicino il modo in cui ti esprimi. Questo potrebbe indicare che sei percepito come estremamente noioso o, in alternativa, potrebbe rivelare una mancanza di preparazione nel trasmettere il tuo messaggio in modo coinvolgente.

Riduci drasticamente la quantità di informazioni che condividi rispetto a ciò che sai.

La saggezza risiede nell’arte di selezionare attentamente le informazioni più rilevanti e presentarle in modo accessibile e coinvolgente. Questo non solo mantiene l’attenzione del pubblico, ma contribuisce anche a creare una dinamica di apprendimento più stimolante ed efficace.

Conclusioni all’articolo sull’arte all’insegnament0

In conclusione, l’arte dell’insegnamento si rivela come un viaggio intriso di autenticità ed empatia. Superare la paura di parlare in pubblico, esplorare i principi della comunicazione e abbracciare il Role Playing sono passi chiave in questo percorso.

Jean Léon Jaurès e Albert Einstein ci ricordano che insegnare non riguarda solo trasmettere conoscenza, ma condividere autenticamente sé stessi. La comunicazione efficace non richiede solo abilità tecniche, ma anche la capacità di connettersi con il pubblico.

La prima regola per chi vuole imparare ad insegnare è padroneggiare l’arte della comunicazione autentica, evitando di monopolizzare le conversazioni. La chiarezza e la selezione accurata delle informazioni sono chiavi per mantenere l’attenzione e creare un ambiente di apprendimento stimolante ed efficace.

Dottor Niccolò Di Paolo