12 Giugno: Giornata mondiale contro il lavoro minorile – i numeri

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Il 12 giugno è la Giornata mondiale contro il lavoro minorile. Per l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) il numero di minori lavoratori nel mondo è di 152 milioni tra i 5 e i 17 anni.

La Giornata mondiale contro il lavoro minorile: un po’ di numeri

C’è un’Italia di bambine che vengono sfruttate per il lavoro minorile del mondo:

64 milioni di ragazze e fanciulle.

A queste si aggiungono 88 milioni di bambini e ragazzi.

Secondo gli ultimi report di Save The Children, quindi, il totale è circa 152 milioni di persone tra i 5 e i 17 anni:

Uno su dieci.

Se vivessero in uno stato unico, costituirebbero la nona nazione più popolosa al mondo.

73 milioni hanno tra i 5 e gli 11 anni, mentre i restanti 79 milioni presentano un’età tra i 12 e i 17 anni.

Per questo la giornata mondiale dedicata alla lotta allo sfruttamento minorile è più che mai di attualità.

Può essere un ottimo momento per riflettere su alcuni dati inerenti proprio a queste pratiche che sfortunatamente risultano ancora considerevoli.

Di questi 152 milioni, 7 su 10 sono impiegati nel settore agricolo, il restante 29% è spartito invece tra industria (12%) e settore dei servizi (17%).

Quasi la metà del totale (72 milioni) si trova in Africa:

Mali, Nigeria, Guinea Bissau e Ciad sono in testa con più di un bambino su due tra i 5 e i 17 anni coinvolto.

la situazione in Italia e il problema della raccolta dati

Non bisogna nascondere il fatto che, nonostante nel titolo si parli di sfruttamento minorile in Italia come di una dinamica passata, questa è in realtà ancora presente.

Sfortunatamente, senza che vi sia un’adeguata raccolta dati.

Come per diversi altre pratiche, infatti, non abbiamo la possibilità di poter consultare una banca dati trasparente e dobbiamo attenerci soltanto ai casi accertati di violazioni penali della normativa contro l’occupazione irregolare di bambini e adolescenti, sia italiani che stranieri.

Tra il 2013 e la prima metà del 2018 si sono rilevati oltre 1400 casi.

Naturalmente non conosciamo la maggior parte di questi avvenimenti.

Questo perchè molti sono sepolti tra la difficoltà nell’individuarli.

Non solo, vi è anche la mancata volontà delle istituzioni di raccoglierli in maniera trasparente e strutturale attraverso una “rilevazione sistematica in grado di definire i contorni del fenomeno”, sottolinea Save The Children.

Giornata mondiale contro il lavoro minorile: stiamo migliorando con i numeri?

Anche se poco noto, però, si sono fatti dei grandi progressi per quanto riguarda la povertà, più che dimezzata dai 1,7 miliardi di cittadini del 1990 ai 767 milioni del 2013.

In relazione a questo aspetto, anche lo sfruttamento minorile ha avuto un grosso calo negli ultimi decenni.

Complessivamente, infatti, Save The Children nel “Rapporto sulla condizione dei bambini nel mondo” evidenzia che negli ultimi vent’anni sono stati compiuti significativi passi avanti per contrastare il fenomeno.

Nel 2000, il lavoro minorile coinvolgeva 246 milioni di bambine e bambini, 94 milioni in più rispetto aglo attuali.

Questi progressi hanno riguardato soprattutto Asia centrale e Europa Orientale.

È necessario continuare su questa strada per fronteggiare tali fenomeni in maniera sempre più omogenea e importante.

Il tutto per far si che nemmeno l’attuale crisi pandemica vanifichi gli sforzi intrapresi fino ad ora e per ricordarci che queste dinamiche siano ancora presenti nel mondo e nel nostro paese.

Matteo Hallissey

Fonti:
Rapporto Save The Children
Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

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