La vita in carcere può essere un’esperienza estremamente difficile per gli individui internati. Ma cosa si cela davvero tra le mura di cinta? O semplicemente: chi?

La vita in carcere può essere un’esperienza estremamente difficile per gli individui internati. Ma cosa si cela davvero tra le mura di cinta? O semplicemente: chi?
Donato Bilancia mise in atto 17 omicidi lucidamente e consapevolmente. Durante la fase processuale emerse tutta l’esigua complessità di una figura assassina dai tratti così concreti e tangibili da apparire irreali. 13 ergastoli condanneranno a vita un uomo che uccise sia per piacere, sia perché autoproclamato vate di morte. Edonista dominatore è l’ultima definizione criminologica di Donato Bilancia.
Donato Bilancia è un serial killer dominatore/edonista.
In questa seconda parte della serie su uno dei più feroci assassini italiani degli ultimi trent’anni, vi narrerò il passaggio da assassino a serial killer
Donato Bilancia è un serial killer organizzato dalla difficile classificazione: dominatore/edonista, uccide tramite arma da fuoco colpendo in diversi contesti e differenti tipologie di vittime. Conoscenti, prostitute o semplici persone qualunque, chiunque tra il 1997 e il 1998 sarebbe potuto cadere sotto i suoi colpi di pistola.
Giuseppe Malaspina, famoso con il soprannome Pippone di Varzi, fu accusato e dichiarato colpevole del violentissimo sterminio della famiglia Tamburelli nel lontano 1863.
In un’epoca orfana dell’indispensabile supporto scientifico, indagini e istruzioni probatorie sottostavano a sospetti ed esperienza degli addetti alla giustizia del Regno. Autori e studiosi tutti concordano, ad oggi, circa l’esiguamente circonstanziata sussistenza della reale colpevolezza dell’uomo.
Pippone di Varzi, così è ricordato, “fu uomo da primato, l’ultimo in Italia ad essere impiccato“!
Pierluigi Corio, denominato anche il Fregoli di Bergamo, è un serial killer edonista per guadagno. Il “friends serial killer”, così definito perchè uccideva gli amici, è scomparso dalle cronache lasciando molti interrogativi e una solo fotografia al momento dell’arresto.
Alberto Scabini è il primo protagonista della nuova rubrica “Delitti di provincia”. Denominato il Borgia di Montù, uccise probabilmente l’intera famiglia per accaparrarsi un’ingente l’eredità dalla quale era stato escluso.
Subdolo e strisciante, fu autore di un celebre caso di omicidio plurimo tramite avvelenamento accaduto sui colli dell’Oltrepo’ pavese negli anni ’70.
Maurizio Minghella è un serial killer edonista per piacere sessuale. Colpisce in luoghi a lui conosciuti vittime scelte a caso, prevalentemente prostitute. Classificato come “disorganizzato“, uccide tramite strangolamento.
Roberto Succo è stato prima un assassino affetto da schizofrenia dissociativa e poi un serial killer visionario. Questa categoria di serial killer uccide al comando di voci immaginarie interne o esterne che sperimentano e percepiscono come reali.
Sonya Caleffi, serial killer italiana che ha colpito tra il 2003 e il 2004, ha un modus operandi quasi unico nel suo genere.
La storia di Sonya Caleffi parla di una serial killer che ha compiuto 5 omicidi accertati e altri 2 tentati. È libera dal 2018.